Potrebbe saltare l'asta di cimeli nazisti - tra cui gli occhiali da vista del Fuehrer (prezzo di base 4.900 euro) e un portasigarette in argento con le iniziali A.H. (il dittatore però non fumava) stimato 10mila euro - in programma il 29 ottobre 2011 presso la casa d'aste di Monaco di Baviera Hermann Historica. La comunità ebraica ha infatti tuonato contro la vendita, definendola "un'onta per la Germania moderna".
Ieri Hermann Historica ha diffuso un comunicato nel quale ha sottolineato che non era sua intenzione "offendere" nessuno e di non avere cercato pubblicità per gli oggetti in vendita, tra cui si contano anche una molletta per le zollette di zucchero con il simbolo dell'aquila imperiale, una saliera e delle posate con le iniziali di Adolf Hitler.
La casa d'aste tuttavia - scrive oggi The Times - si è rifiutata di dire a chi andranno i proventi della vendita, sebbene alcuni oggetti, come una catenella per orologio (prezzo di partenza 10mila euro) e una edizione speciale del "Mein Kampf" (prezzo base 5mila euro) apparterrebbero al patrimonio del gerarca nazista e vice di Hitler, Rudolf Hess. Sarà battuto all'asta inoltre un distintivo tempestato di diamanti e rubini regalato al dittatore nazista nel 1942 (si parte da 22mila euro).
Moshe Kantor (foto), presidente del Congresso degli Ebrei d'Europa, ha definito la vendita - intitolata impropriamente "Oggetti da collezione della storia della Germania dal 1919" - "un'onta per la Germania moderna": "Coloro che tentano di fare soldi con questa macabra eredità rappresentano una vergogna e un'onta per la Germania moderna". Secondo lui, mentre la sua organizzazione tenta di conservare la memoria e la lezione di storia di quel periodo buio, questo tipo di eventi sono assolutamente controproducenti e danneggiano l'istruzione dei giovani tedeschi ed europei in merito all'Olocausto".
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