José Cabrero Arnal è l'autore sotto i riflettori del numero attuale di Période Rouge.
E' stato uno di quei fumettisti che hanno allietato generazioni di bambini (e non solo) con fumetti di animali antropomorfi. Nato cento anni fa (il 7 settembre 1909 a Barcellona), il disegnatore di animaletti simpatici per bambini aveva alle spalle una storia di orrore durata anni. Il 26 gennaio 1939 le truppe franchiste entrano a Barcellona dopo tre anni di guerra civile (e 900.000 morti). Il 27 febbraio i governi francese e britannico riconoscono il nuovo governo del dittatore Franco, sostenuto da Hitler e Mussolini, e i repubblicani come Arnal, dopo aver già visto ogni orrore possibile, si cercano rifugio in Francia. 500.000 spagnoli, civili e militari, passano la frontiera e chi non riesce a fuggire viene arrestato dalla Polizia francese (per la quale, evidentemente, non sono rifugiati politici, ma clandestini - ricorda qualcosa di attuale e nostrano, per caso?). Insieme a tanti altri Arnal viene internato nel campo di Argelès, che vedrà passare 100.000 repubblicani spagnoli. Ne moriranno 15.000 in cinque mesi. Arnal ne passerà più d'uno di questi campi, nei quali vedrà morire bambini come mosche. Allo scoppio della guerra Arnal andrà volontario nell'esercito francese e verrà catturato dai nazisti che lo porteranno a Mauthausen, il mostruoso campo di concentramento e sterminio.
Là, scoperta la sua professione di disegnatore, viene costretto a disegnare nefandezze per i boss del lager. Alla fine della guerra, sopravvissuto a tutto ciò, malato e stremato (come tutti i sopravvissuti) non può tornare in Spagna (che resterà sotto il giogo della dittatura fascista ancora per molti anni). Va in Francia, dove non può ottenre la cittadinanza perché è schedato come "comunista" e vive in miseria. Saranno proprio i veri comunisti francesi a dargli lavoro come fumettista, e Arnal crea la serie di avventure del cane Pif, che darà il suo nome alla rivista. Torna dunque finalmente a vivere della propria arte e disegna per i bambini, conservando dentro di sé ricordi terribili.
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