Come spiegare la storia di Kurt? Giovane nazista che consegnava il gas per steminare gli ebrei e, insieme, lavorava per gli Alleati.
Un giovane tedesco, già espulso dal partito nazista, si arruola nelle SS «per vedere e testimoniare» - così egli dirà poi - che cosa realmente vi accada. La sua qualifica tecnico-professionale gli fa guadagnare la fiducia dei superiori e assumere incarichi delicatissimi, come l’ordinazione e la consegna dei gas destinati allo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento. Nonostante la sua presenza fisica e i suoi modi autoritari lo identifichino perfettamente con il suo ruolo, ben presto egli cerca di mettersi in contatto con gli Alleati e con la Santa Sede per denunciare le atrocità naziste e soprattutto cerca di sabotare l’utilizzazione dello Zyklon B a scopo di sterminio, stornando o sotterrando alcune partite. Questa doppia vita lo mina fisicamente e psichicamente e nell’aprile del 1945, vinto dal terrore di essere scoperto, passa le linee e si consegna agli Alleati. Chiuso in un carcere parigino, lo troveranno impiccato nella sua cella.
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