domenica 6 novembre 2011

Howard A. Rodman - Treno di notte

Il 28 febbraio 1933 a Berlino brucia il Reichstag, l'edificio che ospitava il parlamento tedesco. I sospetti convergono sui comunisti e i nazisti ne approfittano per sospendere la costituzione di Weimar e per attuare di lì a poco una feroce repressione degli oppositori. L'Apocalisse del XX secolo ha inizio. Treno di notte, il romanzo storico di Howard A. Rodman, pubblicato negli Stati Uniti nel 1990 e oggi edito in Italia per la prima volta, ripercorre quell'anno fatidico seguendo le vicende personali di Fritz Lang e di Thea von Harbou, marito e moglie da più di dieci anni e, rispettivamente, regista e sceneggiatrice di alcuni dei massimi capolavori del cinema tedesco di ogni tempo (Dr. Mabuse, I Nibelunghi, Metropolis, M). In una Berlino su cui vanno calando le ombre lunghe della svastica, la coppia, che vive ormai nell'equilibrio precario di una separazione di fatto, è prima spettatrice della fuga degli amici e colleghi ebrei, poi vittima di una montante censura (la distribuzione del film appena concluso, Il testamento del Dr. Mabuse, viene bloccata) che finisce per mutarsi nella proposta, fatta a Lang dal neo Ministro della Propaganda Goebbels, di diventare il regista di regime del Terzo Reich. La ricostruzione della Berlino del '33 su cui incombe qualcosa di terribilmente indefinito, le sottili dinamiche del rapporto di coppia fatte di gesti e sfumature, e una galleria di personaggi storici colti in situazioni comunque emblematiche, fanno di Treno di notte un romanzo suggestivo ed elegante, di rarefatta bellezza.

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