giovedì 24 novembre 2011

In vendita il rifugio in Patagonia di Hitler. E' subito giallo


Leggenda vuole che Adolf Hitler non sia morto nel suo bunker a Berlino i, ma sia riuscito a fuggire in Argentina a bordo di un sottomarino e a raggiungere la Patagonia, dove avrebbe vissuto fino alla fine dei suoi giorni, in compagnia di Eva Braun. Una delle presunte abitazioni del Fuhrer è Estancia Inalco, una fattoria con 452 ettari di terreno e una casa di 560 metri quadri, ora in vendita per 35 milioni di dollari. A pubblicizzare l'immobile, che si trova a sette chilometri da Villa la Angostura, oggi noto centro turistico sulla cordigliera delle Ande, al confine col Cile, sono due agenzie online.Su uno dei due portali immobiliari, la proprietà (già oggetto di 2.776 visite virtuali), viene pubblicizzata come una delle possibili dimore di Hitler, tuttavia nell'annuncio non si trovano inserite foto che la rendano ben identificabile. Nell'altro sito si forniscono invece informazioni più dettagliate e un prezzo di vendita pari a 21.945.000 di euro. La fastosa dimora, disegnata dall'architetto Alejandro Bustillo e realizzata dal costruttore italiano Pedro Longaretti negli anni Quaranta, presenterebbe tra l'altro, nella disposizione dei suoi interni, numerose similitudini col Berghof, il quartier generale del Fuehrer a Obersalzberg, sulle alpi bavaresi. E a venderla sarebbe un gruppo tedesco, che preferisce mantenere assoluta riservatezza e abbastanza restio anche a far visitare l'abitazione.




Una presunta fuga di Hitler

Villa Inalco, che nella lingua originaria degli indiani Mapuche significa «sulla riva del lago» si trova nel Parco nazionale Nahuel Huapi. Nella proprietà sono inclusi cinque chilometri di costa e 90 metri di spiaggia di sabbia, oltre a un molo in legno per l'ormeggio di piccole imbarcazioni. L'immobile, che si trova sul corridoio idrografico dei Sette Laghi, è di facile accesso anche da San Carlos de Bariloche, centro che subito dopo la Seconda Guerra Mondiale avrebbe dato ospitalità a più di un criminale di guerra, e dove risiedeva anche l'ex capitano delle SS Erich Priebke, poi estradato in Italia. Inoltre il terreno dove fu realizzata la villa era stato venduto da una famiglia di immigranti italiani ad un avvocato di Buenos Aires legato ad aziende di capitale tedesco, che avrebbero aiutato i gerarchi nazisti a fuggire in Argentina.

Molte sono state negli anni le testimonianze di persone che assicurano d'aver visto Hitler e Eva Braun a San Carlos di Bariloche, allora piccolo centro isolato nel cuore della steppa patagonica, dove l'unica istituzione privata era la Scuola tedesca. Racconti che sono stati raccolti in varie pubblicazioni, di queste «Bariloche nazi-guida» di Abel Basti è una delle più suggestive e racconta come Hitler morì nel 1957, e sia sepolto col falso nome di Paulo Kak nel cimitero patagonico di El Calafate.

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