Lo stesso Ordine prescrive che ogni SS ha il diritto ed il dovere di difendere il proprio onore armi alla mano. Questa legge è d’una importanza fondamentale, ed impegna ogni uomo da un duplice punto di vista: Egli sa, in primo luogo d’essere sempre tenuto per responsabile d’ogni sua parola ed atto, quale che ne sua il rango e la collocazione gerarchica. Secondariamente, è indotto a rispettare il proprio onore quanto quello altrui, per servire in quanto soldato politico.
Quando è venuto il giorno della presa del Potere, c’erano 51.000 sostenitori, e l’affluenza alle nostre formazioni divenne così elevata, nei mesi seguenti, che il 10 luglio del 1933 venne prescritto un blocco all’ammissione nei ranghi rr; limite che non fu tolto, temporaneamente, che nel settembre del 1934. Ciò perché il Reichsfürer, in ogni tempo, non ha dato alcun valore ad una organizzazione di massa, ed ha preteso l’esame più che severo di tutti i nuovi arrivati, per non correre il rischio d’incorporare nei ranghi dell’Ordine Nero forze che non fossero realmente le più valide e le più sane.
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