Eva Peròn "si appropriò dei tesori nazisti sottratti alle famiglie ebree uccise nei campi di concentramento". La scioccante rivelazione è contenuta nel libro intitolato "Guida politicamente scorretta all'America Latina", un volume che si propone di fare luce su una serie di vicende controverse che riguardano alcune delle figure di sinistra di spicco nella storia del continente.
Stando a quanto riportato nel libro "ci sono sospetti che tra le ricchezze di Eva Peron, ci fossero pezzi del bottino nazista, il quale proveniva dalle ricche famiglie di ebrei uccisi nei campi di concentramento". Juan Peron, il presidente argentino di cui Eva era la moglie, aiutò molti nazisti a fuggire dall'Europa dopo la Grande Guerra, inclusi Eichmann e Mengele.
Tra i bersagli del libro anche l'eroe delle guerre per l'indipendenza dell'America Latina Simon Bolivar (di lui si dice che avesse paura che i neri e gli indiani autoctoni prendessero il potere) e il presidente cileno Salvador Allende (che avrebbe preso in considerazione la politica di sterilizzazione di ispirazione nazista).
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