Chiusi nel laboratorio-bunker, sotto il rischio di un bombardamento, per evitare nuove stragi. Ventiquattro ore su ventiquattro, senza uscire per non svelare segreti o per non essere sottratti al dovere. Persino per non lasciare spazio a fughe. Così scienziati e soldati semplici dovevano arragiarsi. Giocare a carte o leggere un romanzo, alla lunga, poteva sembrare ripetitivo. Così, qualcuno disegnò su un grande foglio bianco il tavolo da gioco del già celebre Monopoly (vedi qui sotto la foto del disegno).
Già, l'immortale Monopoly per non farsi travolgere dalla noia. E questo foglio, ora, è finito all'asta. Lo aveva disegnato Alan Turing, formidabile matematico inglese, abilissimo crittoanalista, consi-derato senza paure uno dei padri dell’informatica. L'opera ludica di Turing è stata vergata durante la Seconda Guerra mondiale, nelle lunghe pre passate senza poter uscire a Bletchley Park: insieme ad altre teste geniali, doveva decifrare codici e messaggi del nemico.
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