giovedì 17 novembre 2011

27 GENNAIO 1945: L’ARMATA ROSSA ABBATTE I CANCELLI DI AUSCHWITZ

Il 27 gennaio, l’Armata Rossa, e precisamente la 60ª Armata del Primo Fronte Ucraino, arriva nella cittadina polacca di Oswieçim (in tedesco Auschwitz). Le avanguardie più veloci, al comando del maresciallo Koniev, raggiungono il complesso di Auschwitz-Birkenau-Monowitz. Verso le ore 15:00 i soldati sovietici abbattono i cancelli del campo di sterminio e liberano circa 7.650 prigionieri.


Auschwitz, 27 gennaio 1945: i sopravvissuti festeggiano l'arrivo dell'Armata Rossa

In seguito ad una risoluzione del 2005, l’ONU ha stabilito il 27 gennaio come giorno in cui ricordare lo sterminio, da parte dei nazifascisti, di circa 6 milioni di ebrei (ovvero il cosiddetto Olocausto o Shoah), in Italia denominato “Giorno della memoria”.

E’ stata scelta questa data perché il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di sterminio di Auschwitz, ma la maggior parte dei media si guardano bene dal ricordarlo, dato che si deve portare a termine l’opera di annientamento storico dei sovietici.

Pur volendo ammettere la buona fede di simili celebrazioni (e buona fede non c’è), non si comprende perché non si commemorino anche i milioni di slavi e comunisti che furono sterminati nei campi di concentramento nazisti, o meglio, si comprende benissimo.

Auschwitz, 27 gennaio 1945: l'apertura dei cancelli e
l'entusiastica accoglienza dei soldati liberatori sovietici
 
In realtà il cosiddetto “Olocausto” viene cinicamente usato da 60 anni dagli Stati Uniti, dall'Europa, da Israele, da Hollywood e da potentissime lobby economiche e politiche, per coprire le complicità delle potenze occidentali nei confronti di Hitler (in chiave antisovietica) e per nascondere lo spaventoso sterminio perpetrato dai nazifascisti nei confronti dell’URSS: 27 milioni di morti e un immenso territorio devastato, con 70 mila città e paesi distrutti, 30 mila fabbriche rase al suolo, 25 milioni di persone senza più una casa.

Noi, in questa data vogliamo ricordare l’immane lotta del popolo sovietico per la liberazione dell’umanità dal Nazifascismo, mentre rifiutiamo le celebrazioni ufficiali del 27 gennaio, un micidiale strumento di mistificazione storica e di propaganda politico-religiosa al fine di perpetuare la tirannia cristiano-capitalistico-borghese sul mondo.

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