Data di nascita: 1932, Varsavia, Polonia
Dora descrive le ritorsioni che dovettero subire quando alcune donne riuscirono a fuggire da Stutthof
Sì, noi venimmo punite a Stutthof. Ero ancora con mia madre
e mia sorella e fummo punite perché tre donne erano scappate dal
campo. Sapete, quando ero a Auschwitz, più avanti, e vidi i fili
, i fili elettrici, fu come rivivere quel momento. Non
capisco come avessero fatto a scappare. Davvero, non lo so, perché
...i... i reticolati elettrici non erano sempre attivati, ma quando loro [i Tedeschi]
vedevano qualcuno che vi si avvicinava o che cercava di
toccarli, allora li accendevano e quelli morivano. Insomma, come quelle tre
donne avessero evitato il recinto elettrico, non lo so proprio. Ma ce l'avevano fatta e loro
non riuscirono a ritrovarle. E così noi venimmo punite, costrette per dodici ore
nude al freddo...E in più...come punizione ulteriore,
loro presero quattro o cinque donne, non ricordo esattamente quante,
e di fronte a tutte, a tutte quelle che con noi erano in fila,
...insomma...loro le violentarono in un modo che non ho mai più visto o sentito,
non al cinema né alla televisione e di sicuro si può
dire che la nostra televisione è abbastanza terribile, con ogni genere di
storie. Vidi quelle donne violentate dagli uomini...
con dei bastoni....allora mia madre, che era vicino a me, mi mise
la mano sugli occhi [così] che quella non fosse la
prima volta in vita mia che vedevo un rapporto sessuale. Non avevo mai visto un rapporto
sessuale prima di allora.
Quando i Tedeschi invasero la Polonia, nel 1939, Dora e la sua famiglia fuggirono a Vilnius, in Lituania. Più tardi, quando la città fu a sua volta occupata dalle forze germaniche, il padre di Dora rimase ucciso e il resto della famiglia venne confinato nel ghetto della città. Dora, sua sorella e sua madre furono deportate nel campo di Kaiserwald, in Lettonia, e successivamente nel campo di concentramento di Stutthof, vicino a Danzica. Sia la madre che la sorella perirono a Stutthof, mentre Dora, nonostante fosse stata ferita subito prima della liberazione, riuscì a sopravvivere.
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