sabato 11 giugno 2011

VOLEVO SOLO VIVERE

Titolo originale: Volevo solo vivere

Regia: Mimmo Calopresti
Montaggio: Massimo Fiocchi, Valerio Quintarelli
Musica: Federico Badaloni, Rachel'S
Testimonianze: Andra (Alessandra) Bucci, Esterina Calo' Di Veroli, Nedo Fiano, Luciana Momigliano Nissim, Liliana Segre, Settimia Spizzichino, Giuliana Tedeschi, Shlomo Venezia, Arminio Wachsberger
Origine: Israele, Italia, Svizzera 2005

Durata: 75’


Prodotto anche grazie alla Fondazione di Spielberg dedicata a raccogliere testimonianze audiovisive sulla tragedia epocale della Shoah, il documentario di Calopresti è un atto cinematografico doveroso e necessario. Nove sopravissuti italiani ai campi di sterminio nazisti raccontano la loro terribile esperienza, dall’emarginazione in seguito alla promulgazione delle leggi razziali da parte di Mussolini, all’internamento nei campi di sterminio, al momento della liberazione. Le testimonianze, fatte quasi sempre a ciglio asciutto, con una sorta di stupefacente distacco emotivo, si alternano alle orrende sequenze girate all’interno dei campi, spesso ad opera dei nazisti stessi, a documentazione del proprio operato che non era privo perfino di un ripugnante, macabro senso dell’umorismo. Quando ormai la generazione che visse in prima persona la tragedia dei lager si sta anagraficamente esaurendo, operazioni di questo tipo si rendono urgenti e necessarie, per tramandare ai posteri la memoria dei gradi estremi di disumanità che l’umanità è riuscita a toccare. E nei giorni in cui si sta discutendo in Italia il progetto di legge sulla punibilità di quanti negano l’Olocausto, viene da chiedersi guardando il film come e cosa (e perché) sia possibile negare di fronte a testimonianze e documenti di questa inoppugnabile verità ed evidenza.

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