La storia del soldato inglese Bertie Langston a Migliana
Nella Seconda Guerra mondiale il territorio del Comune di Cantagallo (Provincia di Prato) è stato un luogo di passaggio delle truppe alleate per la liberazione dell’Italia e dal fascismo a causa della sua posizione all’interno della Linea Gotica che attraversava l’Appennino. Un soldato inglese, Bertie Langston, prigioniero in Africa nel 1942, fu trasferito dalla Libia in Italia in un campo di lavoro presso Parma. L’8 settembre del 1943 con lo sfaldamento dell’Esercito Italiano, fuggì dal campo a piedi e attraverso tutto l’Appennino arrivò nei pressi di Migliana, in un capanno vicino a Masseto dove fu trovato da Alfredo e Luigi Montini che lo ospitarono e lo affidarono alle cure della loro madre Ginevra e della piccola Adele. La massiccia presenza di truppe tedesche a Migliana costringeva il “biondo”, come era stato soprannominato Langston, a spostarsi di continuo e cambiare spesso rifugio presso la gente che lui sapeva essere disponibile ad aiutarlo. Quando arrivarono gli Alleati nell’autunno del 1944, l’inglese fu un prezioso aiuto perché li teneva informati sugli spostamenti delle truppe tedesche. In quei concitati giorni, quando i reparti Alleati si spostarono verso Schignano, pensando di aver definitivamente liberato il paese, le ultime retrovie tedesche rientrarono a Migliana e minacciarono rappresaglie, addirittura di far saltare in aria tutto il paese. Ma Langston corse verso Schignano dove trovo le truppe alleate e gli avvisò di quanto succedeva. Tre carri armati del contingente sudafricano andarono a Migliana e sconfissero definitivamente i tedeschi dopo un conflitto a fuoco. Dopo la liberazione della Val di Bisenzio Bertie Langston partì insieme ai soldati alleati, si imbarcò a Napoli con destinazione Liverpool. Ma aveva detto ai suoi amici che sarebbe tornato e lo fece dieci anni fa manifestando in questo modo il suo profondo legame e riconoscenza con Migliana e le persone che gli furono vicine e lo aiutarono a nascondersi in quei momenti così difficili. Un amore che poi è sfociato nel desiderio che le sue ceneri dopo la morte fossero disperse nei boschi di faggi e di castagni intorno Migliana dove aveva vissuto un anno della sua vita. Bertie Langston è morto lo scorso anno a 83 anni e il Consiglio Comunale di Cantagallo ha approvato nella seduta di mercoledì 16 marzo una modifica del regolamento di Polizia Mortuaria che recepisce la recente normativa nazionale e regionale e che permette la dispersione delle ceneri dei defunti nell’ambiente. Si tratta di una delle prime iniziative del genere che si svolgeranno in Italia in un luogo aperto.
Lunedì 28 marzo la cerimonia di dispersioni delle ceneri.
La cerimonia, sobria ed essenziale come hanno voluto i familiari di Bertie Langston, si svolgerà lunedì 28 marzo giorno di Pasquetta a Migliana, la frazione del Comune di Cantagallo (Prato). L’appuntamento è alle ore 16.00 alla “Chiesina Vecchia”, un piccolo edificio religioso situato accanto alla Chiesa di Migliana che si affaccia nella piazza in cima al paese. Qui si svolgerà l’incontro tra i due figli venuti appositamente dall’Inghilterra accompagnati dalle relative famiglie, e coloro che furono i protagonisti di questa vicenda come la famiglia Montini e Margherita Santi che, all’epoca poco più di una bambina, ha raccontato in un bel libro la storia del soldato Langston. Saranno presenti anche il Sindaco di Cantagallo Ilaria Bugetti, quello di Vaiano Annalisa Marchi nella sua veste anche di storica della Val di Bisenzio, il Presidente della Comunità Montana Marco Ciani, Sandra Bolognesi, assessore alla Cultura del Comune di Cantagallo che ha seguito direttamente l’organizzazione di questo evento e soprattutto i cittadini di Migliana. Dopo questo incontro ci sarà il trasferimento in un bosco vicino al paese dove si svolgerà la dispersione delle ceneri di Bertie Langston, anche questa piccola cerimonia sarà svolta in modo fin quanto possibile riservata. “Il tono che vogliamo dare a questa iniziativa concordato con i figli di Langston – ha detto Sandra Bolognesi assessore alla Cultura del Comune di Cantagallo – è quello di un incontro affettuoso tra la comunità di Migliana e i familiari del soldato inglese. In particolare nel momento della dispersione delle ceneri loro ci hanno chiesto una cerimonia non religiosa, semplice e informale e anche con un pizzico di gioia, e per noi è molto importante rispettare le loro esigenze”. I due figli Langston con le rispettive famiglie saranno arriveranno in Val di Bisenzio nei prossimi giorni e saranno ospitati in alcuni agriturismi della zona. Tutta la storia di Bertie Langston è stata poi raccontata nel libro “Storia e Storie della Val di Bisenzio” scritto da Margherita Santi e che contiene anche la storia del soldato inglese scritta dallo stesso Langston. Il libro fa parte della collana dei quaderni del Centro di Documentazione Storica Etnografica della Val di Bisenzio (CDSE).
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