sabato 11 giugno 2011

Auschwitz – Pascal Croci


Auschwitz è il primo progetto personale a fumetti pubblicato da Pascal Croci, disegnatore transalpino

La storia, ispirata da reali interviste ai sopravvissuti ma frutto nello svolgimento di scelte personali dell’autore, si sviluppa manco a dirlo all’interno del celebre campo di concentramento. Kazik, il pro­ta­go­ni­sta dell’albo, al momento della narrazione si trova nella Bosnia del 1993, di nuovo in bilico fra la vita e la morte a causa della guerra; mediante un cammino a ritroso nella memoria egli ci racconta la sua esperienza di vita nel campo, dalla deportazione con moglie e figlia al momento della liberazione, costantemente alle prese con crudeltà e vessazioni di ogni genere. Finito il lungo fla­sh­back il volume si conclude con l’uccisione dell’anziano Kazik e della moglie da parte di una pattuglia di militari. La domanda che l’autore si fa e che indirettamente rivolge ai lettori è la seguente: a cosa e’ ser­vito soprav­vi­vere ad Ausch­witz? A cosa e’ ser­vito rac­con­tarne gli orrori per poi morire anni dopo nell’Europa di fine secolo cosiddetta civile che nulla ha imparato dai propri errori? La sua risposta (opinabile), o almeno quella che si evince dalla lettura delle ultime pagine del fumetto è…a nulla.


Sarò sincero. A me non è piaciuto. Ma proprio no. Lo stile grafico utilizzato, realistico ma con tratti caricaturali, non mi ha colpito particolarmente…la storia mi è sembrata povera, troppo concisa, quasi forzata e secondo me spesso stereotipata in alcune parti, come se bastasse parlare di un argomento tanto importante per essere certi di fare un buon lavoro. Fra le sue ispirazioni l’autore cita MAUS di Art Spiegelman…niente di più lontano.


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