Martin Bormann junior, il figlio 80enne di Martin Bormann, uno dei principali gerarchi nazisti e segretario personale di Hitler, è stato accusato da un ex studente di un collegio cattolico austriaco di aver commesso violenze e abusi sessuali nei confronti deggli studenti quando lavorò presso la struttura come prete e maestro più di 50 anni fa. Lo riporta il quotidiano britannico The Independent.
Bormann jr., che è un prete cattolico, è conosciuto in Austria e in Germania per gli sforzi da lui compiuti per espiare i crimini del padre e in passato è andato a parlare nelle scuole contro l’Olocausto. A tirarlo in ballo con queste accuse di abusi sessuali è stato ieri un 63enne ex allievo del collegio presso il monastero “Cuore di Gesù” di Salisburgo durante gli anni, che al magazine austriaco Profil ha raccontato di essere stato molestato da Bormann jr. quando aveva 12 anni. Secondo The Independent, il figlio del segretario di Hitler avrebbe detto di non sapere nulla di questi fatti.
Ecco cosa scrive in merito a questa vicenda Davide Ghilotti su “Il Fatto Quotidiano” del 6 gennaio 2011.
Il primogenito di Martin Bormann, uno dei principali gerarchi nazisti, avrebbe violentato e picchiato i suoi allievi, quando negli anni ’60 era preside di una scuola religiosa austriaca
Martin Bormann Jr era un sacerdote che violentava e picchiava i suoi allievi. Non un sacerdote qualsiasi, ma il figlio di uno dei più importanti gerarchi nazisti, il segretario personale di Hitler, Martin Bormann. Le accuse arrivano da un ex studente di una scuola religiosa di Salisburgo e si riferisce a episodi che sarebbero accaduti negli anni ’60. Victor M., un austriaco di 63 anni, ha raccontato alla rivista Profil episodi di molestie, violenze e percosse di cui è stato vittima quando aveva 12 anni. Bormann allora era un prete trentenne, preside dell’istituto. Altri tre ex studenti si sono fatti avanti, confermando la versione di Victor riguardo agli atti di pedofilia e alla brutalità di Bormann, che in alcuni casi pestava i ragazzi così violentemente da lasciarli coperti di sangue.
Contattato dalla rivista, Bormann ha detto di non ricordare gli episodi raccontati dalle presunte vittime. Oggi il sacerdote ha 80 anni e abita in Germania: è una figura nota per la sua opera di sensibilizzazione contro il nazismo e le ideologie professate dal padre. Che ricoprì le cariche di capo della cancelleria del partito nazionalsocialista e diventò segretario personale di Hitler. Probabilmente ucciso in un bombardamento nelle vicinanze del bunker di Hitler a Berlino, il gerarca fu processato a Norimberga in contumacia e condannato a morte, visto che non c’erano prove sufficienti del suo effettivo decesso.
Il figlio Martin Jr, primogenito di nove tra fratelli e sorelle, venne a contatto sin dalla tenera età con il mondo nazista e gli ambienti riservati dei collaboratori del padre. Conobbe gerarchi del calibro di Heinrich Himmler, Joseph Goebbels e Hermann Goring. Bormann rimase scioccato dai terribili crimini perpetrati del regime nazista. Nel tentativo di espiare le colpe del padre, dopo la guerra diventò prete cattolico e poi missionario, stanziato in Congo ed altri stati africani. Andava spesso a parlare nelle scuole dell’olocausto e dei crimini e ideologie naziste. Ha raccontato, in diverse trasmissioni e recentemente nel documentario Hitler’s Henchmen del canale inglese Channel 5, che la moglie di Himmler gli mostrò quand’era bambino una sedia fatta di ossa umane. Nel 1971, Bormann lasciò i voti per sposare una suora che lo aveva curato dopo un incidente quasi mortale avuto due anni prima.
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