giovedì 2 giugno 2011

Il Gaswagen

Rubino Romeo Salmone: «Ho sconfitto Hitler»… perché lui è sopravvissuto. L’orrore degli stermini del nazismo mai smetterà di provocare, in ogni uomo e donna del pianeta con un minimo di lucidità, lo sdegno. Ad ogni 27 gennaio, per pochi minuti, non smetto di ripetermi, con un sorriso ebete stampato in faccia, “perché?”…






Un Gaswagen (traducibile dal tedesco come “camion a gas”) era un particolare tipo di autocarro, rinominato dai prigionieri come camion della morte, utilizzato dai nazisti come arma di distruzione di massa mobile. Il funzionamento del Gaswagen era abbastanza semplice: il veicolo aveva la capacità di contenere stipade un certo numero di persone nel cassone posteriore; questo veniva sigillato internamente, in modo tale che quando veniva iniettato il monossido di carbonio le persone alloggiate al suo interno morivano per asfisiamento. Il Gaswagen presentava un lungo tubo di scarico, il quale in maniera opportuna faceva si che il gas di scarico fuoriuscito rientrasse all’interno del vano di carico, dove i condannati ricevevamo il loro veleno.

Non comprendo, ancora oggi, la portata razionale… o totalmente folle… del movente che mosse le mani dei nazisti verso l’attuazione di un puro disegno di morte. Oggi ricordiamo… la Memoria dell’Olocausto… e solo per oggi mi rifiuto di pensare che c’è chi dubita che sia davvero accaduto. Oggi il nazismo non esiste.

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