Il leader della Ddr, Erich Honecker, era disposto ad andare al fronte con la Wehrmacht di Hitler pur di uscire dalle prigioni naziste in cui si trovava. A fare la sensazionale rivelazione e’ il domenicale ‘Bild am Sonntag’, che pubblica il contenuto di un dossier della Stasi, di cui voleva servirsi il suo capo, Erich Mielke, per costringere Honecker a dimettersi dopo la caduta del Muro di Berlino, come poi di fatto avvenne. Le 25 pagine del dossier messo insieme dagli uomini di Mielke riguardano il periodo in cui Honecker era in carcere sotto Hitler, dopo una condanna nel 1937 a dieci anni di reclusione per attivita’ nell’organizzazione giovanile comunista. Nel documento e’ scritto che, nel 1939, il padre di Honecker aveva presentato una domanda di grazia per il figlio, spiegando che questi nel frattempo aveva “abiurato il comunismo”, ma la richiesta venne respinta da quattro istanze giudiziarie successive. Nel settembre 1942, il padre del futuro leader della Ddr torno’ di nuovo alla carica, spiegando che Erich Honecker pur di tornare in liberta’ era disposto ad andare a combattere al fronte nelle file della Wehrmacht. Questa volta il direttore della prigione di Brandenburg-Goerden diede parere favorevole alla richiesta, affermando di essere convinto che “Honecker fa sul serio, quando afferma di aver visto realizzati nello Stato attuale i suoi ideali di gioventu’ e di non avere desiderio piu’ grande di mostrare davanti al nemico la veridicita’ delle sue intenzioni”. Anche questo tentativo di ottenere la grazia ando’ pero’ a vuoto e Honecker per essere liberato dovette attendere il crollo del regime nazista nel 1945.
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