sabato 13 agosto 2011

Giulio Colzani


  • Nato a Lissone il 12 febbraio 1911 da Carlo e da Giulia Vismara. Coniugato.
  • Arrestato a Lissone in data non nota tra dicembre 1943 e gennaio 1944.
  • Viene trasportato nel lager Buchenwald, dove, dopo sedici mesi, muore il 24/4/1945 dopo pochi giorni dalla Liberazione avvenuta l’11 aprile 1945 (auto-liberazione ed Eserciti Alleati).
 


Buchenwald era situato in Germania, nei pressi di Weimar sulle pendici della collina di Ettersberg, a circa dieci chilometri da Weimar, in Turingia.

Istituito nel luglio 1937, vi vennero deportati oppositori politici del regime nazista, omosessuali, asociali, ebrei e Testimoni di Geova.

I deportati venivano sfruttati per il lavoro nelle numerose industrie belliche allestite nei 136 campi dipendenti da Buchenwald.

Nel Lager ebbero luogo uccisioni in massa di molti prigionieri di guerra; molti deportati morirono per la fame e per le malattie, per le terribili condizioni di lavoro, per le torture e le violenze ed anche in conseguenza di esperimenti medici.

Dal luglio del 1937 fino all'aprile del 1945 vennero qui deportate oltre 250.000 persone: di esse più di 50.000 morirono.

Nel gennaio del 1945 affluirono al Lager di Buchenwald migliaia di deportati evacuati dalla Polonia, precisamente dal complesso concentrazionario di Auschwitz e dal Lager di Gross-Rosen.

Ai primi di aprile del 1945 le SS fecero evacuare gran parte dei deportati in lunghe marce forzate (o marce della morte), nel corso delle quali morirono circa 28.000 deportati.

Il comitato di resistenza che operava clandestinamente nel Lager di Buchenwald rese possibile l'ingresso nel Lager ad alcune unità della terza armata americana, dopo che le SS erano fuggite: era l'11 aprile del 1945.

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Con me soffrono molti compagni
tutti ragazzi fieri e coraggiosi,
non versiamo lacrime,
tiriamo tutti la stessa corda.
Se dalla palude scrutiamo l’orizzonte
e tuffiamo lo sguardo nel vasto mondo
nei nostri cuori di prigionieri
dilaga una mesta nostalgia.
Fugge via il giorno, fuggono le nuvole
al mese segue l’anno -
tutto il dolore, tutte le ansie
ci imbiancano precocemente i capelli.
Ci mancano le nostre donne,
la nostra patria, la nostra vita -
e sconsolati torniamo a scrutare:
libertà, quando ritornerai?

(Canti dai lager: ESILIATO NEL REMOTO NORD DELL’EMSLAND - Il testo è stato redatto nel 1933 dal deportato Kaufmann nel Lager di Neu-Sustrum)

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