mercoledì 31 agosto 2011

Americani e tedeschi sapevano dov'era il nazista Eichmann


BERLINO - I servizi segreti di Stati Uniti e Germania conoscevano il luogo dove si nascondeva Adolf Eichmann, il braccio destro di Hitler che fu il registra operativo della cosiddetta "soluzione finale" (lo sterminio degli ebrei), e questo anche dieci anni prima dell'intervento israeliano che nel 1969 rapì il criminale nazista per sottoporlo a un processo che fece scalpore in tutto il mondo.

La notizia è stata data dalla rivista tedesca "Bild" che sulla base di nuovi documenti resi pubblici solo adesso dagli archivi di Monaco mostrano come Germania e Usa sapessero almeno dal 1952 che Eichmann viveva in Argentina sotto il nome di Ricardo Klement.

Secondo alcuni studiosi l'inazione di tedeschi e americani, che tollerarono la latitanza di Eichmann, fu determinata dal desiderio di proteggere alcuni funzionari vaticani che aiutarono Eichmann e vari altri gerarchi tedeschi a fuggire in America Latina.

In una delle carte di archivio pubblicate da Bild e datate 1952 si legge: "Il colonnello delle SS Eichmann non si trova in Egitto ma risiede in Argentina sotto il falso nome di Clemens. Il suo indirizzo è noto al direttore del giornale tedesco pubblicato in Argentina "Der Weg".

Questi documenti, scrive la Bild, sono tuttavia solo la punta dell'iceberg. Molti degli incartamenti sulla latitanza di Eichman, a quanto pare, sono stati distrutti ma molti altri si possono ancora rinvenire negli archivi tedeschi e Bild ha già anticipato di volersi impegnare per fare si che questi vengano resi pubblici anche per fare chiarezza su chi furono i "complici" di Eichmann soprattutto in Vaticano e in Italia.

E qui storici ed esperti fanno il nome del vescovo tedesco Alois Hudal che a Roma era rettore dell'Istituto Pontificio Santa Maria dell'Anima.

In molti sono convinti che fu proprio lui a fornire a Eichmann il passaporto della Croce Rossa che gli consentì la fuga.

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