Aishe Kadiu, musulmana albanese, che con il marito Besim ospitò due ebrei greci, i fratelli Jakov e Sandra Batino, il cui padre era stato già internato in un campo di concentramento italiano. Un'altra famiglia aveva nascosto i loro genitori. Quando i tedeschi andarono casa per casa in cerca di ebrei da deportare, Besim portò Jakov e Sandra in un remoto villaggio e la sua famiglia provvide alle loro necessità fino alla liberazione, dopo la quale partirono per Israele. Merushe, la figlia di Aishe e Besim (foto), è stata invitata nel 1992 per ricevere il premio "Giusti fra le Nazioni" in memoria dei genitori e per un periodo è stata a capo dell'Associazione per l'Amicizia Israeliano-Albanese. Aishe e Besim agirono secondo il besa ("mantenere la promessa"), un codice d'onore che regola la fede islamica nell'interpretazione albanese e implica il prendersi cura della vita di una persona o di una famiglia. Solo una famiglia ebrea in Albania non riuscì a sottrarsi alla deportazione.
Lime Balla (foto), anche lei musulmana albanese, con il marito Destan salvò la vita ai Lazar, tre fratelli ebrei (venuti al loro villaggio con altri 14 "durante il periodo di Ramadan"). Nonostante fossero poveri, i coniugi Balla li ospitarono per quindici mesi, non facendo loro mancare nulla, finchè un loro nipote partigiano non aiutò i tre fratelli a scappare. Quarantacinque anni dopo, nel 1990, due di loro si misero in contatto con loro da Israele e due anni dopo Lime e Destan diventarono "Giusti fra le Nazioni".
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