In realtà, il battello, su cui hanno prestato servizio marinai di Monopoli, servì per portare in salvo 37 ebrei alla volta, scampati ai campi di sterminio. La destinazione del viaggio era Haifa, in Palestina, dove gli ebrei speravano di poter fondare lo stato di Israele.
Si tratta della riscoperta di un pezzo di storia di Monopoli”, spiega il dirigente Intini, “che per molti anni è rimasta sconosciuta ai più, anzi che solo pochissimi conoscono. Nella situazione tragica di quegli anni, Monopoli assumeva un ruolo strategico, sia per la posizione, sia per la presenza del porto, ed era per questo presidiata da contingenti inglesi e slavi. In questa situazione, partì il battello “Sirius”, successivamente chiamato “Dallin”, che portò in salvo degli ebrei altrimenti destinati a morire.”
“A Monopoli”, spiega Giuseppe Dormio, “i cantieri navali erano stati confiscati con l’occupazione, e gli unici motori che erano scampati alla confisca erano stati quelli nascosti per tempo in campagna; al tempo della richiesta di Levi, però, fu possibile modificare un peschereccio aggiungendovi gli alloggi per i passeggeri, cosicché in breve tempo il battello fu pronto.”
Il consigliere comunale Specchia conclude l’incontro richiedendo formalmente al sindaco Romani la candidatura della città di Monopoli alla medaglia d’oro al valore civile per tutte le vite salvate in questa occasione.
Tenente Enrico Levi
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