mercoledì 31 agosto 2011

Europa Europa di Agnieszka Holland


Solomon ha quattordici anni ed è figlio di una famiglia di ebrei tedeschi rifugiatisi a Łódź, in Polonia, in seguito alle persecuzioni naziste. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando l’esercito di Hitler invade la Polonia occidentale, per sfuggire alla deportazione Solomon attraversa la Vistola e passa nella parte del paese invasa dai sovietici in seguito al patto Molotov-Ribbentrop. Destinato a un orfanotrofio, Solomon viene educato secondo la dottrina comunista a rinnegare la propria religione e a obbedire ciecamente agli insegnamenti del marxismo-leninismo. È uno dei migliori allievi del suo corso, ma ben presto Hitler infrange il patto di non belligeranza e invade la Polonia orientale. Fatto prigioniero, Solomon riesce a far credere ai nazisti di essere un loro connazionale caduto anni addietro nelle mani dell’esercito sovietico.

Sorprendentemente, viene creduto e arruolato come interprete nell’esercito del Reich: quando il suo battaglione viene sterminato, tenta di passare le linee per fare ritorno nella parte della Polonia controllata dai sovietici ma, per una serie di circostanze fortuite, la sua diserzione viene scambiata per un atto di eroismo. Adottato da un generale dell’esercito nazista, viene congedato dal fronte e mandato a studiare in un collegio della “Gioventù hitleriana”: malgrado debba sempre guardarsi le spalle per evitare che gli altri scoprano che è circonciso, anche qui Solomon riesce a distinguersi. Si innamora di Leni, convinta nazista, che lo ricambia e gli chiede di andare a letto con lei: costretto a rifiutare, Solomon rimane solo, sempre più timoroso di essere smascherato.

Torna a Łódź e, nel vano tentativo di rimettersi in contatto con i familiari, attraversa più volte il ghetto della città ormai completamente distrutto e quasi deserto. Convocato per un controllo sulla sua reale identità, vede crollare sotto i suoi occhi il palazzo nel quale è conservato l’incartamento sul suo caso: i sovietici bombardano la città, è incominciata la controffensiva da est. Fatto nuovamente prigioniero dai comunisti, sarà costretto a difendersi dall’accusa di essere un nazista: proprio quando sta per essere fucilato, suo fratello, unico sopravvissuto della famiglia ai campi di sterminio, lo riconosce. Insieme raggiungono il territorio controllato dagli americani e, in seguito, si trasferiscono in Israele.


 

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