Le due sorelle sono figlie di Giovanni Bucci, fiumano cattolico, e di Mira, madre ebre la cui famiglia, originaria della Bielorussia,, si era trasferita a Fiume per mettersi in salvo dai pogrom zaristi dei primi del Novecento. Nel marzo del 1944 , Andra e Tatiana, che allora avevano 4 e 6 anni, furono deportate ad Auschwitz insieme al cugino Sergio De Simone di 6 anni, dopo due giorni passati alla Risiera di San Saba, lager triestino. Miracolosamente scampate alla crudele selezione di Auschwitz (dove su oltre 200 mila bambini deportati poco meno di cinquanta sono sopravvissuti) vengono liberate il 27 gennaio 1945, il giorno della liberazione del campo di Auschwitz. Il cuginetto Sergio, invece, prelevato dal lager insieme ad altri bambini su autorizzazione di Himmmler, viene usato come cavia in orribili esperimenti e poi assassinato nei sotterranei di una scuola di Amburgo. Dopo la liberazione, Andrea e Tatiana, che assai presto avevano perso contatti con la mamma nel periodo della permanenza al campo, furono condotte in un orfanotrofio vicino a Praga, dove restarono fino al marzo 1946. Di seguito, fino a dicembre, furono ospiti di un orfanotrofio inglese, il Weir Courrteney Hostel a Lingfield nel Surrey. Solo grazie ai numeri tatuati, tenuti a mente con amorevole disperazione dalla madre, i genitori e la famiglia riuscirono dopo oltre due anni a rintracciarle, aiutate dal Comitato per i rifugiati ebrei di Londra e dalla Croce Rossa Internazionale. Tatiana e Andra hanno partecipato ai viaggi del Treno della Memoria nel 2004 a Majdanek-Varsavia e nel 2005, 2007 e 2009 ad Auschwitz , trasmettendo ai giovani il ricordo del loro sguardo di bambine nell’inferno di Auschwitz.
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