sabato 22 ottobre 2011

La tragica fine della famiglia Einstein


Una famiglia cancellata dalla crudeltà del nazismo e dell’ideologia: nel 1944 la famiglia Einstein a Firenze fu vittima della furia omicida delle truppe della Wermacht.

“Abbiamo giustiziato i componenti della famiglia Einstein, rei di tradimento e giudei”. E’ il foglio che la mattina del 4 agosto 1944, fu attaccato ad un albero tra le fiamme di Villa Il Focardo, per spiegare l’eccidio.

La loro tragica fine è stata scelta dalla Provincia per raccontare la Shoa e gli eccidi nazisti con due mostre che si aprono entrambe nel Giorno dalla Memoria.

Robert Einstein era cugino del celebre scienziato Albert Einstein. Alla fine degli anni ‘30 con la moglie Cesarina Mazzetti e le figlie Annamaria e Luce si trasferì a Firenze, in Corso dei Tintori, e acquistò la villa del Focardo, nel territorio di Rignano sull’Arno, per trascorrervi i mesi estivi.


Alla famiglia si unirono le due gemelle Paola e Lorenza, rimaste orfane, figlie del fratello di Nina Mazzetti. Una di loro, Lorenza, racconterà il dramma della famiglia anche in un libro, “Il cielo cade”.

Nel 1943 una divisione della Wermacht occupò la Villa Focardo ma la situazione precipitò nel 1944: Cesarina Mazzetti e le due figlie furono uccise; Roberto Einstein non resse al dolore e si suicidò l’anno seguente la loro morte.

I responsabili della strage non sono mai stati identificati.

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