1. Filo spinato. Majdenek kz, vicino a Lublino, Polonia
2. Filo spinato. Natzweiler kz, vicino a Le Struthof, Francia
3. Filo spinato. Birkenau kz, Oswiecim, Polonia
4. Filo spinato. Birkenau kz, Oswiecim, Polonia
5.Un tratto della ferrovia. Buchenwald kz, vicino a Weimar, Germania
6. I resti della linea ferroviaria che portava in Polonia.Ghetto di Theresienstadt, Terezin, Repubblica ceca.
7. Cancello d'ingresso alle celle dei prigionieri. Prigione Gestapo di Theresienstadt, Terezin, Repubblica ceca. Le parole sopra l'arco annunciano che IL LAVORO TI RENDE LIBERO
8.Stazione ferroviaria di Sobibor, Polonia.
Da questa stazione una linea secondaria portava attraverso i boschi al campo di sterminio di Sobibor, dove i prigionieri al loro arrivo venivano uccisi col gas
9. Muro perimetrale (1961). Mauthausen kz, Austria
10. Torre di guardia e monumento delle ceneri. Majdanek kz, vicino a Lublino, Polonia
11. Stazione ferroviaria di Treblinka, Polonia
Un binario conduceva direttamente all'interno del campo di sterminio dove, nei quattordici mesi del suo funzionamento, da 750.000 a 870.000 ebrei furono uccisi col gas. A partire dal mese di settembre del 1942 la stazione ferroviaria fu chiusa al normale traffico dei passeggeri per accelerare le operazioni di trasporto e uccisione dei deportati
12. Binari che portano ad Auschwitz kz. Stazione ferroviaria di Oswiecim, Polonia.
Himmler: "I centri di sterminio attualmente esistenti nell' Est non sono sufficienti per far fronte ad un'operazione di simile portata ... Ho scelto Auschwitz ... sia perché la sua posizione è conveniente per la comunicazioni, sia perché si trova in una zona facilmente isolabile e mimetizzabile"
13. La via principale del campo. Birkenau kz, Oswiecim, Polonia.
Molti dei 300 edifici, costruiti su un terreno paludoso, erano privi di pavimento. In questo campo, a 3 km da Auschwitz, il più grande tra i campi di sterminio, oltre 60 strutture sono rimaste in piedi. Non conosciamo il numero preciso dei morti perché per la gran parte i nuovi arrivati venivano uccisi immediatamente col gas, senza essere registrati e identificati
14. Ingresso principale. Birkenau kz, Oswiecim, Polonia.
Il binario finiva pochi metri al di là del cancello, vicino alle camere a gas. Sebbene il sistema ferroviario dovesse adempiere alle esigenze belliche su due fronti, i trasporti programmati partivano sempre con regolarità
15. Rampa di selezione. Birkenau kz, Oswiecim, Polonia.
Qui i deportati venivano scaricati dai carri merci ed esaminati dal personale SS addetto al campo tra cui anche medici. Le persone giudicate abili al lavoro venivano separate dagli altri. La maggioranza, compresi vecchi, malati e gran parte delle donne e dei bambini, veniva inviata direttamente nelle camere a gas
16. Cancello principale. Buchenwald kz, nei pressi di Weimar, Germania
A CIASCUNO IL SUO, diceva la scritta. Nessuno conosce l'origine o il motivo di simili massime riscontrabili in tutto il sistema dei campi
17. Cancello principale. Dachau kz, Germania
Dachau, il primo campo di concentramento, fu istituito il 22 marzo 1933, nei pressi di Monaco. ARBEIT MACHT FREI (IL LAVORO RENDE LIBERI) appariva all'ingresso di molti campi di concentramento
18. Una vetrina di scarpe. Auschwitz kz, Oswiecim, Polonia
Un documento segretissimo data 6 febbraio 1943 del Ministro dell'Economia del Reich elencava, tra i quasi tre milioni di chili di vestiario provenienti da Auschwitz e Majdanek, 31.000 scarpe da uomo, 11.000 scarpe da donna e 22.000 scarpe da bambino da distribuire tra i "tedeschi etnici"
19. Una vetrina di valigie. Auschwitz kz, Oswiecim, Polonia
Al momento della deportazione, gli ebrei potevano portare con sé uno zaino o una valigia con effetti personali specifici, tra cui un cappotto, due paia di scarpe, tre completi di biancheria intima, due completi (per gli uomini), due vestiti estivi e due invernali (per le donne), guanti, copricapi, maglioni ecc. "TUTTO DEVE ESSERE IN BUONE CONDIZIONI"
20. Una vetrina di arti artificiali. Auschwitz kz, Oswiecim, Polonia
All'arrivo tutto veniva confiscato, smistato, messo da parte e rimandato in Germania non appena si liberava spazio nei carri merci e le tabelle di marcia lo consentivano
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