giovedì 20 ottobre 2011

Alma-Johanna Koenig


Nasce a Praga il 18 agosto 1887, in una famiglia ebrea, circondata da fratelli molto più grandi di lei e genitori anziani. La famiglia si trasferisce a Vienna e qui Johanna cresce in un mondo privo delle gioie e della spensieratezza dell’infanzia, ma, anzi, appesantito dalle continue lamentele materne dovute all’avanzare dell’età. Dopo aver lasciato la scuola a causa della salute cagionevole, Alma Johanna Koenig continua la sua educazione da autodidatta. La ragazza frequenta spesso le serate culturali organizzate dall’attore Josef Kainz e lì conosce il poeta Alfred Grünewald che la esorta a scrivere. All’oscuro dei genitori, e sotto lo pseudonimo di Johannes Herdan, nel 1918 pubblica il suo primo libro di poesie, intitolato Die Windsbraut.

Nel 1921 sposa il console austriaco Bernhard Freiherr von Ehrenfels, pochi anni dopo, nel 1924 pubblica il romanzo Geschichte von Half dem Weibe, che nel 1925 riceve il premio letterario della città di Vienna. Nello stesso anno la coppia si trasferisce ad Algeri, dove però vive una forte crisi che culmina nel 1930, quando la scrittrice, che nel frattempo ha anche contratto una malattia tropicale, decide di tornare da sola a Vienna. Il divorzio diverrà ufficiale nel 1936.

Due anni dopo il ritorno a casa, nel 1932, la Koenig raccoglie tutte le impressioni sul periodo trascorso in Africa nel romanzo Leidenschaft in Algier. In quegli anni inizia anche la sua relazione con lo scrittore Oskar Jan Tauschinski (che nel 1957 istituirà un premio letterario in suo nome).

Nel 1933, con l’avvento al potere del nazionalsocialismo, i libri della Koenig vengono proibiti dapprima in Germania e successivamente anche in Austria. A causa della guerra e soprattutto del suo credo religioso, la scrittrice deve cambiare casa più volte vivendo in condizioni di forte indigenza. Questi anni influiscono sulla stesura del romanzo Der jugendliche Gott, messo in salvo dal compagno appena dopo che la scrittrice lo aveva terminato e poco prima che venisse arrestata, il 22 maggio 1942 e deportata dapprima in centro di raccolta successivamente nel ghetto di Minsk, dove ha sicuramente perso la vita.

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