domenica 24 aprile 2011

Ravensbrück

Ubicazione: Germania, a 80 km a nord di Berlino

Istituzione: 15 maggio 1939
Campi dipendenti: 70
Liberazione: 30 aprile 1945 (Armata Rossa)
Immatricolate circa 130.000 donne delle quali circa 92.000 morirono

Nei pressi di Fürstenberg, nella regione germanica del Meclemburgo, circa 80 km a nord di Berlino, alla fine del 1938 venne installato il Lager femminile di Ravensbrück. Antinaziste germaniche ed austriache, Testimoni di Geova e gruppi di zingare furono tra le prime donne ad esservi deportate.
Ad esse si aggiunsero poi polacche, russe, francesi, italiane e donne di altre 30 nazionalità, deportate per motivi politici e razziali. Molti furono anche i neonati ed i bambini deportati con le madri a Ravensbrück.
Nei primi due anni di attività del Lager, le deportate furono costrette a inutili lavori punitivi. Dal 1941 invece le SS le "diedero in affitto" ad industrie che producevano divise militari e materiali bellici. Nel corso degli anni, il Lager venne costantemente ampliato con l'aggiunta di nuove baracche per le deportate e l'installazione di capannoni industriali.
Una di tali industrie, allestita all'interno del Lager, veniva gestita direttamente dalle SS, mentre nel 1942 nelle immediate vicinanze, la ditta Siemens-Halske costruì un proprio stabilimento nel quale lavorarono moltissime deportate.
Furono 70 i campi dipendenti dal Lager femminile di Ravensbrück.
In considerazione dell'alta mortalità delle deportate, il Lager di Ravensbrück fu dotato di una camera a gas e di forni crematori.
Ricordiamo che, a partire dal 1942, le deportate furono anche usate come cavie per esperimenti medici di tipo prevalentemente ginecologico.
Nel mese di aprile del 1945 nel Lager giunsero dei rappresentanti della Croce Rossa Svedese e di quella Danese che riuscirono a portare in salvo in Svizzera ed in Svezia circa 7.500 donne. Successivamente, le SS incolonnarono in lunghe marce della morte migliaia di deportate che erano in grado di camminare; moltissime donne morirono durante queste marce.
Il giorno 30 aprile del 1945 l'Armata Rossa liberò il Lager, rendendo la libertà a quelle circa 3.500 donne che, non essendo in grado di muoversi, non erano state fatte marciare.
Nel 1941 fu costruito accanto al Lager femminile un Lager per uomini, che di fatto non poterono comunicare mai con le deportate. Nell'estate del 1942 a due km di distanza dal Lager femminile di Ravensbrück nel sito di Uckermark fu allestito uno dei due Jugendlager esistenti sul territorio del Terzo Reich, destinato a ragazze tedesche da "proteggere", di fatto un luogo di deportazione. Si calcola che nel periodo dal 1939 al 1945 nel Lager di Ravensbrück vennero deportate oltre 130.000 donne delle quali circa 92.000 non fecero ritorno. Nel Lager maschile di Ravensbrück (Männerlager) vennero deportati circa 20.000 uomini mentre 1.000 circa furono le giovani deportate nel Lager di Uckermark.

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