lunedì 25 aprile 2011

I bambini di Izieu


Durante la seconda guerra mondiale operavano in Francia alcune organizzazioni per salvare dalle persecuzioni e dalla deportazione bambini e ragazzi ebrei, orfani, scampati alle retate dei nazisti in cui erano stati fatti prigionieri i loro genitori.

Nell’aprile 1943 Sabine Zlatin e il marito Miron entrambi di origini polacche crearono a Izieu (località a circa 80 chilometri da Lione) una colonia che in un anno di attività arrivò ad ospitare un centinaio di bambini

Ufficialmente la comunità risultava essere una colonia infantile, tollerata dalle autorità militari italiane che occupavano la zona. In pratica aveva lo scopo di organizzare l’espatrio dei bambini verso la vicina svizzera.

Dopo l'8 Settembre 1943 cambiò tutto, al posto degli italiani ormai traditori e nemici del Reich arrivò la Gestapo, che il giorno 6 Aprile 1944 effettuò una retata ordinata dal criminale assassino Klaus Barbie.

44 bambini e ragazzi e 7 educatori furono arrestati.

Nel giro di un mese 42 bambini e cinque adulti vennero deportati ad Auschwitz-Birkenau: al loro arrivo furono inviati alle camere a gas, il più piccolo aveva quattro anni. Due adolescenti e il direttore della colonia, Miron Zlatin, furono, invece, deportati in Estonia e lì fucilati il 31 giugno.

Di tutto il gruppo, una sola persona sopravvisse, la signora Sabine, che dedicò il resto della sua esistenza a mantenere viva la memoria di quel crimine orrendo, riuscendo, a seguito del clamore e dell'attenzione suscitata dal processo al criminale nazista Klaus Barbie, avvenuto a Lione nel 1987, a iniziare la trasformazione della casa in un museo, la Maison d'Izieu, oggi conosciuto da tutti i francesi. Il Memoriale della Maison d’Izieu è stato inaugurato il 24 aprile 1994 dall'allora presidente della Repubblica francese Mitterrand.

Fra i tanti cimeli custoditi particolarmente toccanti sono le lettere che i bambini scrivevano ogni giorno ai loro genitori, ignari che questi erano probabilmente già deceduti nei campi di sterminio.

Colpisce anche la storia di Klaus Barbie, il gerarca nazista che ordinò l’arresto dei bambini e che venne individuato solo negli anni ‘80 in Sudamerica. Estradato in Francia e sottoposto a processo, sembrava riuscire a scagionarsi fino a quando, scavando fra le carte di Izieu, non si rinviene il telegramma in cui ordina con la sua firma autografa l’arresto dei 44 bambini. Barbie viene così inchiodato alle sue responsabilità per reati contro l’umanità.

Infine, molto emblematiche sono le parole di Helene Waysbord Loing, Presidente Associazione Maison d’Izieu: “chiunque sia stato in questa casa, in questo luogo isolato, si rende conto mentre percorre il sentiero, che arrivare fin qui per arrestare dei bambini, il 6 aprile del 1944 quando la causa e’ ormai perduta e mentre infuriano i combattimenti fra la Wehrmacht e i partigiani del Giura, che tutto questo e’ la prova lampante della barbarie nazista”.



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