sabato 9 aprile 2011

Il profumo delle foglie di limone, di Clara Sánchez

È trascorso poco più di un mese dal giorno della memoria, il 27 gennaio, in cui il mondo ha ricordato simbolicamente l’immane tragedia dell’Olocausto, della Shoah.

È uscito in questi ultimi giorni, per Garzanti, Il profumo delle foglie di limone, di Clara Sánchez – un libro che ha fatto impazzire la Spagna e adesso l’Italia, visto l’ottimo riscontro di pubblico –, è un intenso racconto di come ancora il dolore e le conseguenze di quel drammatico momento storico si diramino fino ad oggi e dimostri che le ferite non sono affatto rimarginate.

Veniamo alla trama. Julián, dopo essere sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen, si trasferisce in Argentina dove mette su famiglia.

"Continuano a credere di aver fatto il loro dovere. Dormono sonni tranquilli. I mostri che fanno più paura sono quelli che si nascondono dietro un volto benevolo. Terrorizzare le persone è molto più facile di quel che sembra.

Sì, la paura che facciamo agli altri, la paura che paralizza noi stessi e ciò che possiamo fare per sconfiggerla. Vale a dire: costruire legami attraverso l'amicizia e l'amore." Da Il profumo delle foglie di limone".

L'autrice dice che se dovesse avere una proposta per una trasposizione cinematografica del romanzo, sceglierebbe Martin Scorsese,per il suo Quei bravi raggazzi ma anche per L'età dell'innocenza, per il fatto di saper presentare il mondo interiore ma anche il volto pubblico di ognuno.



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