Si è spenta a 97 anni la donna che mise in salvo 1.500 ebrei ungheresi durante la Shoah.
Malvina è originaria di Trebisow, in Cecoslovacchia. Quando la cittadina viene invasa dai nazisti chiude il negozio di modista e vive nascosta in una cantina per un anno. Nel 1942 raggiunge Budapest grazie a documenti falsi, qui conosce altri ebrei.
Uno di loro riesce a ottenere centinaia di permessi di lavoro falsi per non ebrei ordinandoli per telefono all'Istituto poligrafico nazionale, fingendosi un grande industriale.
Malvina, che è elegante e di bell'aspetto, si assume il rischio di andare a ritirare questi permessi per tre volte, dicendo di essere la segretaria del finto imprenditore.
La maggior parte delle persone che ricevono il permesso sopravvivono e fuggono in Israele. Dopo la guerra Malvina emigra negli Stati Uniti dove conduce un'esistenza tranquilla e lontana dai riflettori. Trascorre l'ultimo periodo della sua vita in una casa di riposo del Maryland.
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