La madre di Yves era morta quando lui aveva solo 7 anni e così il ragazzo era cresciuto con il nonno, che era il capo rabbino Ashkenazi di Parigi. Yves divenne un uomo d'affari di successo e proprietario di una catena di grandi magazzini. Grande appassionato di arrampicate in montagna, gli piaceva anche giocare a tennis, così come correre in macchina e in motocicletta. Da giovane, Yves aveva prestato servizio militare negli Alpini francesi.
1933-39: Nel 1934 Yves sposò Paulette Weill e la coppia ebbe due figlie, Nadine, nel 1935, e Francelyn nel 1939. Poi, quando si temette lo scoppio della guerra, durante la crisi cecoslovacca del 1938, Yves venne richiamato dall'esercito francese e servì per cinque mesi con il grado di tenente. Yves venne mobilitato nuovamente quando la Francia dichiarò guerra alla Germania nel settembre del 1939.
1940-44: Yves venne catturato durante l'invasione tedesca della Francia; successivamente riuscì a fuggire, ma restò in Francia a combattere. Utilizzando le scorte del suo negozio di Saint-Etienne, egli organizzò un corpo di fureria nella Francia libera di Vichy che distribuiva cibo, coperte, tende e vestiario alla Resistenza. Inoltre, aiutò a nascondere nei conventi e nelle fattorie bambini ebrei e paracadutisti canadesi e americani. Infine, Yves comandò anche la Resistenza nella regione della Savoia. Dopo lo sbarco degli Alleati in Francia, nel 1944, egli fu catturato dai Tedeschi.
Yves venne prima torturato e poi ucciso a Etercy, il 24 giugno 1944. Aveva 35 anni. Successivamente, gli venne assegnata la Croce di Guerra alla Memoria, la Medaglia all'Onor Militare e la Legion d'Onore.
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