sabato 9 luglio 2011

NAZISTI E VATICANO: STORIA FOTOGRAFICA DELLE CONNIVENZE FRA CLERO CATTOLICO E CRIMINALI NAZISTI

20 luglio 1933: il Segretario di Stato del Vaticano, Eugenio Pacelli, che nel 1939 diventerà papa col nome di Pio XII, firma il Concordato fra la Germania nazista e la Santa Sede, ovvero il Reichskonkordat. Nella foto sotto, ripresa da più lontano, è riconoscibile all'estrema destra Giovanni Battista Montini, che in seguito, nel giugno del 1963, diventerà papa Paolo VI.

Fondamenti del Nazismo, istruttiva lezione tenuta da un vescovo


 
Hitler con il nunzio apostolico Orsenigo

Il nome e la reputazione di Orsenigo sono strettamente legati a quelli di Pio XII. Entrò nella diplomazia vaticana grazie a Pio XI, con cui aveva stretto amicizia a Milano prima della Grande guerra, ed era nunzio a Budapest quando fu chiamato a sostituire Eugenio Pacelli, promosso segretario di Stato, alla nunziatura di Berlino. Toccò a lui quindi la quotidiana applicazione del Concordato che Pacelli negoziò con il governo tedesco nelle settimane seguenti. La Santa Sede fece subito qualche concessione al regime.

La Conferenza episcopale tedesca cancellò una precedente delibera con cui aveva proibito ai fedeli l'iscrizione al partito nazionalsocialista e autorizzò i deputati cattolici a votare per i pieni poteri che Hitler aveva chiesto al Parlamento.


SENZA L'INTERVENTO DELLA CHIESA CATTOLICA, HITLER NON AVREBBE POTUTO AVERE PIENI POTERI SU DELEGA PARLAMENTARE!


LA STORIA SAREBBE STATA SICURAMENTE DIVERSA E MOLTI CRIMINI POTEVANO ESSERE EVITATI.
 
Il nunzio apostolico Vasallo saluta confidenzialmente Hitler


Hitler: sempre sorridente e cordiale con preti e vescovi.
Nella foto: il nunzio apostolico Vasallo

Svastiche e croci insieme: non è una invenzione del nostro sito, era la realtà delle chiese cattoliche tedesche

CIMELI E SIMBOLI CATTO-NAZISTI


Nazisti fedeli e fedeli nazisti: tutti a messa!



Nazisti escono dalla chiesa con i loro vessilli

Raduno di preti e vescovi uniti dalla fede... in Cristo? No, nel nazismo

Vescovi e gerarchi: sempre uniti fianco a fianco

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