Vienna, il governo cede alle richieste della legittima proprietaria - E' la nipote di Adele Bloch-Bauer, più volte ritratta dal pittore
Il valore delle opere è stimato tra i 140 e i 200 milioni di euro
La Altmann. Dietro, una riproduzione del ritratto della zia
VIENNA - Il governo austriaco restituirà ai legittimi eredi cinque tele del pittore Gustav Klimt sottratte durante il nazismo ai proprietari ebrei. Lo ha annunciato il ministro della cultura, Elisabeth Gehrer, dopo la decisione di una commissione abritrale indipendente, che ha accolto la richiesta di restituzione avanzata dall'erede Maria Altmann.
La donna, 89 anni, residente a Los Angeles, è la nipote della famosa Adele Bloch-Bauer, la bella e colta signora ebrea più volte immortalata nelle tele del grande pittore. Proprio i due ritratti della zia, oltre a tre paesaggi, erano da sempre reclamati dalla Altmann, nonostante il volere della defunta: prima di morire, nel 1925, la zia aveva infatti disposto che i cinque quadri fossero lasciati in eredità al Museo Belvedere.
Con l'avvento del nazismo, però, il marito della Bloch-Bauer, anch'egli ebreo, fu costretto ad abbandonare l'Austria, e i nazisti gli espropriarono le preziose opere, che nel 1938 furono assegnate d'autorità al Museo Belvedere. Nessuna donazione, dunque: ragione sufficiente per far sì che la nipote chiedesse la restituzione delle opere al governo austriaco.
"Ho sempre cercato una soluzione consensuale", ha dichiarato la signora Altmann, "ho anche scritto al ministro Gehrer, senza ottenere risposta. Volevo risolvere la cosa in pace, ma non è stato possibile".
Ora che i quadri sono finalmente tornati nelle mani della legittima erede, Maria Altmann vuole che i ritratti della zia - i famosissimi Adele Bloch-Bauer I e II - restino in Austria. Per i tre paesaggi di Klimt, invece, ha assicurato che farà in modo che vengano acquistati da musei piuttosto che da privati. Il valore dei cinque quadri si aggira tra i 140 e 200 milioni di euro.
Il museo Belvedere, che possiede le più importanti opere dell'artista viennese, ha già lanciato un appello alle istituzioni competenti perché reperiscano al più presto i fondi necessari per comprare almeno i due ritratti, che fino a ieri facevano parte della collezione del museo.
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