Altre furono comunque le sperimentazione da parte dei ricercatori per tentare un colpo di mano decisivo a favore del Reich. Già nel 1942 i ricercatori cominciarono a sviluppare il "Mistel": un piccolo aereo montato sopra ad un altro più grande, un idea alquanto folle ma alla fine gli ingegneri della Luftwaffe riuscirono nell'impresa. La combinazione scelta fu un Me-109 o un Fw-190 montato sopra uno Ju-88, i due aerei erano uniti da una struttura con 3 punti di attacco dotate di capsule esplosive per sganciare l'aereo una volta arrivati sull'obbiettivo, la particolarità di questo binomio aero grande con su aereo piccolo aveva una prerogativa di base: mentre l'aereo grande, il Ju88 era una sorta di vettore, l'aereo piccolo era armato con una carica da 8.377 libbre capace di penetrare 8 metri di acciaio o 20 metri di cemento armato, praticamente una bomba dalla potenza devastante incredibile. Nel Maggio del 1944 i primi Mistel erano già operativi al KG200, si decise di inviarli contro gli inglesi ma i risvolti della guerra dopo lo sbarco in Normandia fece cambiare i piani del Reich. Tutti i Mistel erano sotto l'egida del Colonnello Joachim Helbig un esperto pilota di Ju88. La Task Force di Helbig fu assegnata ad un audace piano: usare i Mistel per distruggere le industrie sovietiche, il piano che venne nominato "Martello d' Acciaio" era già stato elaborato dal Prof. Steinmann del Ministero dell'Aeroautica Tedesca. Il Martello avrebbe dovuto colpire le centrali di produzione di energia elettrica, i sovietici erano ancora arretrati da questo punto di vista, si affidavano ad un sistema rischioso di fornitura di energia, senza una rete integrata ed era responsabile dell'erogazione del 75% dell'energia destinata all'industria degli armamenti bastava un grande singola esplosione e la Russia si sarebbe trovata praticamente in ginocchio. Gli attacchi sarebbero stati lanciati da basi vicino Berlino e sul Baltico, i Mistel sarebbero stati l' arma primaria per impadronirsi dell'Est, non appena le bombe avessero colpito i loro obbiettivi rendendo l'industri sovietica impotente la Wermach avrebbe atteso che i sovietici avessero terminato le scorte, le divisione di Waffen SS avrebbero attaccato dall' Ungheria fino a penetrare nel Baltico così da chiudere L'Armata Rossa in una tenaglia inespugnabile: Dopo l'eliminazione dei sovietici i tedeschi avrebbero negoziato una pace separata con gli alleati occidentali e la lotta cotro il bolscevismo avrebbe potuto continuare.
Ma il Martello d'Acciaio non venne mai lanciato: un Raid aereo alleato distrusse 18 Mistel sull'aeroporto di Reichlin - Laerz, avendo perso una considerevole forza d' attacco, la missione era impossibile d'attuare ancor prima che l'operazione fosse ufficialmente cancellata.
Ciò è la cronaca che ci è pervenuta dalle informazioni che abbiamo appreso dai libri che abbiamo letto sull'argomento (purtroppo in lingua inglese o in tedesco); sono alcune delle missioni che l'unita KG200 eseguì o tento di eseguire, ci chiediamo come fosse finito il conflitto se questi uomini eccezionali e particolari fossero riusciti nel loro intento, moltissime missioni furono compiute molte delle quali neanche si conosce, fino ai giorni nostri, della loro attuazione, ne tantomeno chi fossero stati coloro i quali vi parteciparono. Un segreto che anche noi - nel nostro piccolo - abbiamo tentato di scoprire ma senza esito, basti pensare che nessuno dei menbri dell'unità venne mai citato al processo di Norimberga nè tanto meno condannato per azioni di guerra, un segreto che neanche la storia sarà in grado di svelare.
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