sabato 16 luglio 2011

Operazione Zeppelin: Uccidete Stalin!

Nel Luglio del 1944 il conflitto stava incominciando a volgersi decisamente a sfavore della Germania, su tutti i fronti in cui il Reich era impegnato i mezzi incominciavano a scemare, l'esercito anche se combattivo era stremato ed i rifornimenti spesso erano assenti o arrivavano con mesi di ritardo, inoltre i russi erano alle porte di Berlino. In questo clima Ernst Kaltenbrunner(foto) comandante del Servizio Informazioni delle SS Intelligence e capo del Servizio Centrale per la Sicurezza del Reich, elaborò un piano sbalorditivo: infiltrare degli agenti a Mosca e quindi al Cremlino con l'intento di uccidere Stalin, il piano venne chiamato "Operazione Zeppelin". L' operazione si componeva di due fasi, la prima fase prevedeva un azione di ricognizione e perlustrazione dell'area quindi bisognava paracadutare una squadra nelle campagne vicino Mosca e da li perlustrare tutta la zona, la seconda fase prevedeva il trasporto di agenti tramite un Arado Ar232B che doveva atterrare in zona coperta e sicura a 60 miglia da Mosca e precisamente nelle campagne di Smolenk. Da li muniti di motociclette con documenti falsi, timbri contraffatti e 428.000 rubli dovevano raggiungere il covo che era stato già predisposto per l'azione da agenti russi doppiogiochisti. Il piano era fattibile e studiato in ogni minimo particolare, era stato previsto persino un rifugio sicuro dove scappare nel caso in cui il piano fosse andato a male. La notte del 5 settembre del 1944 un Arado parte da Olga per la missione, ma qualcosa andò storto: la squadra di ricognizione venne catturata dai russi che intuendo cosa fosse avvenuto da li a poco, allertarono la contraerea, avvertendo che un aereo alquanto sospetto - anche se sconoscevano completamente lo scopo di questo volo - avesse sorvolato lo spazio aereo sovietico, tutto il tragitto si svolse senza problemi ma una volta giunti verso le campagne della provincia moscovita la contraerea incominciò a tuonare sui cieli, l'Arado fu colpito ma riuscì l'atterraggio, alcuni membri della squadra dovettero abbandonare la missione e ritirarsi verso le linee amiche per le campagne, rimasero solo due agenti uno il killer l'altro era il suo gregario i nomi in codice erano "Travin" e "Shilova". L'Arado anche se danneggiato decise di ripiegare verso zona sicura ma il pilota per l'oscurità non si accorse che il motore stava incominciando a perdere carburante non appena azionò l'accensione prese fuoco, questo bagliore attirò i russi che assediarono il campo e catturarono tutti, nessuno mai parlò dell'operazione, vennero tutti successivamente liberati alla fine della guerra. Intanto Travin e Shilova a bordo di una moto raggiunsero le porte di Mosca che erano controllate da guardie ben addestrate ed armate dell'Armata Rossa, una volta intimatogli l'Alt i due esibirono i documenti falsi di agenti del governo sovietico funzionò se non fosse stato per una guardia insospettita dal fatto che i loro abiti erano completamente asciutti malgrado avesse piovuto fino a qualche ora fa e che fossero in moto, vennero catturati ed imprigionati, per questo piccolo e diciamo subdolo particolare il piano fallì decisamente, ci chiediamo cosa sarebbe successo se poi alla fine il piano avesse dato l'esito sperato, beh i sovietici a quel punto avrebbero sicuramente allentato la morsa sulla Germania per i funerali del Leader e organizzare le elezioni di un degno successore di Stalin, a beneficio del Reich che avrebbe avuto tutto il tempo di organizzarsi ed elaborare un piano per la difesa dei confini o magari approfitttare per attaccare la russia, chissà...!!??

L'Arado Ar-232B un vero e proprio mastodonte dei cieli

Extrema Ratio: Leonidas Staffel


La guerra ormai volgeva a sfavore della Germania, la Luftwaffe ormai sconfitta e con pochi mezzi non era in grado di contrastare il nemico, un ultima drastica soluzione venne presa dal Comando della Luftwaffe, mandare in aria tutto ciò che poteva essere in grado di farlo anche gli alianti, molti piloti consci di una lotta impari presero consapevolezza del fatto che se i piloti d'aliante dovevano essere condotti al massacro, almeno loro dovevano essere dotati di armi più efficaci. Il centro di ricerca per il volo a vela elaborò uno studio particolare, ossia modificare delle V-1 dotandole di un piccolo abitacolo in modo da essere portate con precisione sugli obbiettivi, nacquero così i Leonidas Staffel un gruppo di uomini che decisero di immolarsi per la vittoria finale del Reich.

Sopra una normale V-1/ Sotto il modello con abitacolo

 
Obbiettivamente le adesioni furono all'incirca un migliaio di unità, ma inizialmente ne vennero selezionati solamente un centinaio e spediti al KG200 per l'addestramente. Il volo con aliante si presentò ben diverso dal volo a bordo di un "Reichenberg" - nomignolo col quale venivano chiamate queste inesorabili armi di distruzione, tanto che i piloti dovettero ricevere un addestramento molto duro, ma alla fine la prima squadriglia Leonida entrò nei ranchi del KG200 e divenne operativa. La loro missione consisteva in un volo suicida contro obbiettivi strategicamente importanti, in modo da prendere in contropiede il nemico e spiazzarli e di conseguenza organizzare una difesa più massiccia o addirittura un attacco più decisivo. I Piloti per operazioni speciali (così vennero chiamati gli appartenenti al gruppo) sedevano su uno spazio angusto e scomodo, il sedile era un pezzo di compensato e potevano appena voltare la testa a destra e sinistra, insomma già una specie di bara volante le Fiesler Fi-103 (nome ufficiale riconosciuto dalla Luftwaffe) erano si scomode ma erano anche un arma micidiale.


I volontari che parteciparono al programma dovevano firmare un documento che recitava queste parole: "Con la presente volontariamente chiedo di essere arruolato nel gruppo suicida come parte di un aliante - bomba. Capisco e sono perfettamente consapevole che tale incarico comporta la mia morte"

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