giovedì 3 febbraio 2011

PUBBLICAZIONE DEL DIARIO

Inizia come una espressione privata dei propri pensieri intimi, manifestando l'intenzione di non permettere mai che altri ne prendessero visione. Descrive candidamente la sua vita, la propria famiglia ed i propri amici, nonché appunto la sua vocazione a diventare un giorno scrittrice affermata... di racconti. Durante l'inverno del 1944, le capitò di ascoltare una trasmissione radio di Gerrit Bolkestein— membro del governo Olandese in esilio — il quale diceva che, una volta terminato il conflitto, avrebbe creato un registro pubblico delle oppressioni sofferte dalla popolazione del Paese sotto l'occupazione nazista. Menzionò la pubblicazione di lettere e diari, cosa che spinse Anna a riscrivere sotto altra forma, e con diversa prospettiva, il proprio. Esistono quindi tre versioni del diario:-la versione A, l'originale di Anna, che va dal 12 giugno 1942 al 1 agosto 1944, della quale non è stato ritrovato il quaderno che copriva il periodo 6 dicembre 1942 - 21 dicembre 1943;-la versione B, la seconda redazione di Anna, su fogli volanti, in vista della pubblicazione, che copre il periodo 20 giugno 1942 - 29 marzo 1944;-la versione C, scritta da Otto Frank basandosi sulla versione B, apportando modifiche e cancellazioni.Una recente edizione critica del diario compara queste tre versioni. La casa dove Anna e la famiglia si nascondevano è ora un museo. Si trova al 263 di Prinsengracht, nel centro della città, raggiungibile a piedi dalla stazione centrale, dal palazzo reale e dal Dam. Nel 1956 il diario venne adattato in un'opera teatrale che vinse il Premio Pulitzer, nel 1959 ne venne tratto un film, nel 1997 ne fu tratta un'opera di Broadway con materiale aggiunto dal diario originale.I negazionisti della shoah hanno tentato a più riprese di mettere in forse l'autenticità del diario, ma questa è stata provata oltre ogni ragionevole dubbio da Simon Wiesenthal, il quale riuscì persino a ritrovare il poliziotto che aveva eseguito l'arresto.Nel 2004 nei Paesi Bassi è stato pubblicato un nuovo libro, intitolato Mooie zinnen-boek (libro delle belle frasi). Seguendo il consiglio del padre, Anna copiava brani e brevi poemi che l'avevano colpita in modo particolare, tratti dai molti libri che aveva letto durante la permanenza nell'Achterhuis.

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