mercoledì 16 febbraio 2011

ABRUZZO REGIONE D’INTERNAMENTO

L’Abruzzo, per i luoghi impervi, la scarsa concentrazione abitativa, la minore politicizzazione degli abitanti, la scarsità delle vie di comunicazione e l’assenza di zone militarmente importanti, rappresentava una delle regioni, che, più delle altre, aveva tutti i requisiti richiesti dal ...Ministero dell’Interno per poter istituire campi di concentramento e località d’internamento.I Prefetti abruzzesi, dopo i sopralluoghi da parte delle Questure e degli Ispettori Generali di P.S., avevano già inviato, tra l’aprile e il maggio 1940, al Ministero dell’Interno, gli elenchi delle località e degli edifici dove potevano essere sistemati gli internati.Solo alcuni dei "possibili campi" segnalati, in maggior parte per le difficoltà di allestimento, verranno istituiti. Nonostante ciò, nel corso della II guerra mondiale, in Abruzzo saranno ben 15 i campi attivati e 59 le località d’internamento.Il 6 giugno 1940, la Prefettura dell’Aquila inviò un elenco dei comuni dove poter assegnare i destinati all’internamento "libero"; essi erano: Alfedena, Ateleta, Campo di Giove, Cappadocia, Castel di Sangro, Ortona dei Marsi, Pereto, Pescasseroli, Pescocostanzo, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Villetta Barrea. In queste località vennero internati, per la maggior parte, ebrei italiani, le cui condizioni variarono a seconda del luogo d’internamento.Quella dell’Aquila sarà la sola provincia abruzzese dove non verranno istituiti campi di concentramento.L’Ispettore Generale di P.S., Roberto Falcone, trasmise, il 27 aprile 1940, al Ministero dell’Interno, l’elenco dei fabbricati della provincia di Chieti dove potevano essere inviati gli internati:

1) edificio dell’asilo infantile Principessa di Piemonte, di Chieti, di proprietà del comune, con 350 posti;


2) ex scuola nel comune di Casoli con 30 posti, e locali di proprietà dell’Avv. Vincenzo Tilli, con 100 posti;

3) palazzina nel comune di Lanciano , in contrada Cappuccini, di proprietà dell’Avv. Filippo Sorge, con 100 posti;

4) fabbricato nel comune di Fossacesia, di proprietà dei coniugi Majer e Gilda Lotti, con 100 posti;

5) palazzina nel comune di Francavilla al Mare, di proprietà del Cav. Giuseppe Gallo, con 100 posti;

6) fabbricato del comune di Miglianico, di proprietà dei fratelli Tomei, con 120 posti;

7) fabbricato del comune di Tollo, di proprietà del Cav. Giuseppe Foppa Pedretti, con 250 posti;

8) fabbricato nel comune di Lama dei Peligni, di proprietà del Banco di Napoli, con 100 posti;

9) fabbricato nel comune di Lama dei Peligni, di Proprietà della vedova Camilla Borrelli, con 150 posti;

10) fabbricato del comune di Istonio, di proprietà dell’Avv. Oreste Ricci, con 300 posti;

11) fabbricato del comune di Istonio, di proprietà degli eredi Marchesani, con 180 posti;

12) fabbricato nel comune di Casalbordino, di proprietà del sig. Germano Sanese, con 350 posti.Per quanto riguarda le località d’internamento, nella provincia di Chieti vennero interessati i comuni e le località di Archi, Atessa, Bomba, Bucchianico, Carunchio, Casalbordino, Castelfrentano, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Cupello, Fara Filiorum Petri, Fresagrandinaria, Gissi, Guardiagrele, Lanciano, Montazzoli, Orsogna, Palena, Paglieta, Quadri, Rapino, Ripa Teatina, Roccaspinalventi, San Buono, Scerni, Toricella Peligna, Villamagna e Villa S. Maria.Il 1 giugno 1940, l’Ispettore Falcone trasmise al Ministero dell’Interno,l’elenco degli edifici individuati nella provincia di Pescara: il fabbricato di proprietà del comune a Città S. Angelo, con 200 posti disponibili; il fabbricato nel comune di Pescara di proprietà del sig. Flauti di Chieti, con 200 posti; la villa isolata nella fraz. Villanova nel comune di Cepagatti di proprietà della sig.ra Maria Pignatelli, con 120 posti e il locale in fr. Castellana nel comune di Pianella. Le località d’internamento nella provincia di Pescara si trovavano a Collecorvino, Montesilvano Spiaggia e Penne.

L’elenco dei "possibili campi", nella provincia di Teramo, venne inviato il 16 maggio 1940, ed era così composto:

1) fattoria del Prof. Serafino Cerulli in Contrada Montagnola nel comune di Corropoli, con 200 posti;

2) convento Badia, di proprietà del comune di Corropoli in contrada Colli, con 200 posti;

3) fabbricato di proprietà del comune di Civitella del Tronto, con 200 posti;

4) fabbricato della signora Migliorati Vinca in Minuti, nel comune di Civitella del Tronto, con 100 posti;

5) fabbricato del sig. Savini Sisgismondo nel comune di Morrodoro, con 120 posti;

6) fabbricato di proprietà dei Marchesi Mazzarosa De Vincenzi in Notaresco, con 150 posti;

7) stabile del sig. Santoni Silvio nel comune di Nereto, con 100 posti;

8) appartamento al 2° piano nello stabile del sig. Lupini Carmine nel comune di Nereto, con 100 posti;

9) convento di S.Pietro in Atri di proprietà del comune, con posti 150;

10) fabbricato di proprietà dei sigg. De Fabii Giulio e Mattei Francesco nel comune di Tossicia, con 150 posti;

11) fabbricato dell’avv. Mirti Domenico nel comune di Tossicia, con posti 120;

12) grande salone dei padri cappuccini del Santuario di S. Gabriele a Isola del Gran Sasso, con 150 posti;

13) fabbricato ad uso albergo nel comune di Isola del Gran Sasso, amministratore delegato il sig. Gabriele Giovanni, con posti 100;

14) grande fabbricato (villa) nel comune di Tortoreto Stazione, di proprietà del sig. Tonelli Francesco, con 200 posti;

15) fabbricato di proprietà del sig. De Fabritiis Nicola nel comune di Totoreto Paese, con 150 posti.Le località d’internamento in provincia di Teramo erano individuati nei comuni di: Atri, Bellante, Campli, Castilenti, Castelli, Cerminiano, Crognaleto, Fano Adriano, Penna S. Andrea, Rocca S. Maria, S. Omero e Torricella Sicura.

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