mercoledì 9 febbraio 2011

ESPERIMENTI MEDICI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO

Al dottor Josef Mengele sono attribuiti alcuni tra i più orrendi crimini nazisti, condotti dallo stesso nel più tristemente famoso campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Le sue efferatezze non si limitavano alla sola “scelta epidermica” dei prigionieri che scenden...do dai treni lui destinava, anche a mezzo di una semplice strizzata d’occhio, alle camere a gas o ai lavori forzati, ma si concretizzavano in una lunghissima sequela di crimini camuffati da un incontenibile “desiderio di ricerca”. La sua bramosia di rimanere impresso negli annali scientifici nazisti si concretizzò in una lunghissima sequela di sperimentazioni su cavie umane: dalle iniezioni di fenolo puro, ai sezionamenti “in vita”, alle ricerche genetiche su forme umane “anomale” (nani, ebrei, gemelli). Il suo era puro e semplice “gaudium”, forse percepito da un apparato sensoriale aberrante e disumano che elaborava i gemiti di dolore cruentemente estratti da corpi esanimi e mutilati, per un’apoteosi di delirio di superiorità e onnipotenza.Nell’immaginario collettivo la sua sinistra figura è certamente rappresentata da un uomo magro, alto, scuro in volto, indossante una tipica uniforme grigia marcata SS, gli stivali neri e lucidissimi, l’occhio coperto da una monolente rotonda, e l’immancabile frustino nero fatto vibrare in maniera quasi maniacale.In realtà, per i suoi lineamenti somatici assolutamente “gentili”, pur se in contrasto con il suo animo efferato e crudele, si meritò l’appellativo di “angelo della morte”.

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