mercoledì 9 febbraio 2011

Il "metodo Clauberg"

Nel maggio 1941 Himmler prese in considerazione il problema della "sterilizzazione non chirurgica delle donne inferiori".


Il più noto ginecologo tedesco era allora il professor Carl Clauberg che dirigeva una clinica molto frequentata dalle mogli degli alti gerarchi nazisti. A Clauberg, che era parti...colarmente interessato ai sistemi di "incremento della natalità" venne chiesto di rovesciare la sua ricerca esplorando il problema della sterilizzazione. Clauberg rispose che si poteva usare un sistema di sterilizzazione notevolmente efficace attraverso l'introduzione nell'utero di sostanze irritanti con l'uso di una siringa.

Nel maggio 1941 venne creata, sotto la supervisione dell'Ufficio medico delle SS Grawitz, una commissione medica destinata ad approfondire questo metodo. Oltre a Clauberg la commissione era formata dal dottor von Wolff, dal dottor Erhardt e dal dottor Schulze, tutti ginecologi di primaria importanza.

La commissione non svolse però alcun serio lavoro: Himmler pretendeva che gli esperimenti venissero svolti nel lager femminile di Ravensbruck mentre Clauberg insisteva affinché le detenute fossero trasportate nella sua clinica. Per un anno la questione non venne ripresa.

Nel maggio 1942 Clauberg si lasciò convincere dal colonnello delle SS Fritz Arlt a riprendere i contatti con Himmler. Così Clauberg scrisse a Himmler offrendosi di continuare le sue ricerche nel campo di Auschwitz. Il 7 luglio 1942 si tenne a Berlino una riunione di vertice, erano presenti Himmler, Clauberg, Glücks, Gebhardt. Himmler accettò che Clauberg lavorasse ad Auschwitz su un metodo di sterilizzazione tale che i soggetti sottoposti all'operazione "non si accorgessero di nulla". Per questo motivo all'équipe di Clauberg venne aggiunto il radiologo professor Holfeder.

Non era esattamente ciò che Clauberg desiderava ma la possibilità di disporre di cavie umane lo indusse ad accettare.

Clauberg si mise al lavoro privilegiando comunque il suo metodo: dichiarava alle vittime che si stava procedendo ad una inseminazione artificiale per poter iniettare il liquido irritante senza troppe complicazioni.

Dopo un anno di lavoro, nel giugno 1943, Clauberg comunicò a Himmler che il suo metodo era quasi a punto e che un medico, con dieci assistenti, poteva sterilizzare 1.000 donne al giorno mascherando l'operazione come semplice visita ginecologica.

In realtà le operazioni di Clauberg non erano assolutamente mascherabili, a questo proposito le testimonianze delle detenute sono impressionanti:

"Il professor Clauberg mi sottopose a quattro iniezioni, a due prove del sangue e a diversi altri esperimenti al basso ventre, soprattutto all'utero. Non saprei dire con esattezza ciò che mi venne fatto perché mi bendavano gli occhi e minacciavano di uccidermi all'istante se avessi gridato. Nonostante i dolori fortissimi che seguivano dopo ogni esperimento dovevo andare cantando al lavoro col sorriso sulle labbra" (Chana Chpfenberg, matricola di Auschwitz n. 50344)."Ad alcune giovani donne greche il professor Clauberg fece inaridire artificialmente le ovaie e poi, per osservare il risultato, faceva loro aprire il basso ventre. Molte morirono e le sopravvissute risentono ancora oggi di quelle operazioni".

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