mercoledì 16 febbraio 2011

I Testimoni di Geova e l'olocausto

Come sottolinea Christine Elisabeth King nel suo studio: « Per i nazisti, i Testimoni incarnavano tutto ciò che essi odiavano: il movimento era internazionale, influenzato dall'ebraismo attraverso l'utilizzazione dell'Antico Testamento e della sua escatologia. Veniva inoltre considera...to marxista. Tra tutte le religioni esistenti era la meno politicizzata e quindi la più pericolosa. Non le interessava la politica perché la considerava corrotta. Ma proprio grazie a questo atteggiamento, gli adepti si mettevano in una condizione totalitaria, poiché apparivano ostili e dunque politicizzati. Il loro precetto riguardante il servizio militare non poteva essere tollerato, non tanto a causa del pericolo che rappresentava da un punto di vista pratico, quanto per l'attacco ideologico al partito nazionalsocialista che esso comportava »Ed è proprio un conflitto ideologico che consegnerà i membri di questo movimento ai nazisti."Per la loro stessa sopravvivenza i Testimoni rappresentavano la loro minaccia più seria. Le autorità naziste, avendo identificato questo nemico ideologico, si impegnarono per la sua distruzione; che non fossero capaci di raggiungere questo obiettivo era una seria critica al loro potere. Le ragioni reali per il conflitto tra questa religione e lo stato nazista si trovano quindi non in termini di interessi pratici, propaganda, rifiuto a combattere, a votare o a fare il saluto, ma nel conflitto di due sistemi totalitari. Ogni sistema, ironicamente, prometteva un Reich di mille anni e si è asserito che molti dei rituali nazisti provenissero strettamente da quelli delle sette." Tutto questo ne faceva persone indesiderabili e furono tra i primi ad essere internati fin dal maggio del 1933 insieme a comunisti, socialdemocratici, sindacalisti, omosessuali ed altri. Per cui oltre a sbarazzarsi degli oppositori politici, i nazisti, perseguitarono tutti quelli che venivano considerati ostacoli ad un loro controllo totale in Germania. I pacifisti, compresi i movimenti religiosi pacifisti, furono perseguitati implacabilmente e con particolare crudeltà.


La persecuzione. Nella settimana dall'8 al 16 aprile del 1933 vennero distribuiti in tutta la Germania più di due milioni di opuscoli di propaganda e, come risposta, durante la stessa settimana il movimento dei Bibelforscher (così come venivano chiamati i testimoni di Geova) venne proibito per decreto in molti Länder: il 10 aprile Mecklenburg-Schwerin, il 13 in Baviera il 18 in Sassonia e cosi via. Il 22, 23 e 24 aprile furono sequestrate tutte le pubblicazioni, sequestrate e chiuse sia la stamperia di Magdeburgo che la sede del movimento. Secondo i nazisti sia l'Associazione degli Studenti Biblici che la Società Torre di Guardia erano strettamente legati con i comunisti. Seguì un'altalena di autorizzazioni e proibizioni. Anche se, già dalla primavera del 1933, erano banditi nella maggior parte degli stati, dove si moltiplicavano le perquisizioni e gli arresti, il 25 giugno del 1933 organizzarono una grande assemblea a Berlino con almeno 7000 presenti. In questa occasione fu deciso di inviare una dichiarazione di protesta a tutti i funzionari del Reich per manifestare contro il governo di Hitler per le persecuzioni subite. Ne furono anche distribuite due milioni di copie. Tutto questo scatenò una risposta immediata. Il 27 giugno fu diramato l'ordine di perquisire tutte le proprietà delle congregazioni e confiscare tutto quello che poteva sembrare ostile al regime. Il 27 le S.A. rioccuparono la sede della Società Torre di Guardia, la chiusero e vi issarono la bandiera con la svastica. Fu proibita la lettura della Bibbia, ogni riunione e ogni preghiera in questi locali.Il 14 luglio il Partito Nazionalsocialista divenne l'unico partito e il 24 luglio i Bibelforscher furono dichiarati fuorilegge in tutta la Germania. Molti di loro, nel novembre dello stesso anno, verranno licenziati, arrestati e maltrattati per essersi mantenuti "politicamente neutrali" non partecipando al voto obbligatorio.L'anno successivo dal 7 al 9 settembre venne tenuta una grande assemblea a Basilea, vi furono presenti un migliaio di Bibelforscher tedeschi che testimoniarono riguardo alla loro situazione, ai maltrattamenti e alle persecuzioni subite. Anche in questa occasione vennero unanimemente prese delle decisioni: il 21 settembre fu inviato alla Cancelleria di Adolf Hitler dalla filiale della Watch Tower Bible and Tract Society di Berna un telegramma di protesta contro la persecuzione dei Testimoni tedeschi. Mentre il 7 ottobre furono inviate circa 20.000 lettere e telegrammi al governo tedesco da testimoni di Geova di 50 nazioni compresa ogni congregazione della Germania. Per il settembre del 1936 era stato organizzata un congresso a Lucerna ed era prevista la presenza di circa 1000 testimoni tedeschi, due settimane prima c'erano stati degli arresti di massa e solo circa 300 furono i delegati tedeschi; la maggioranza di questi dovettero attraversare illegalmente il confine e al loro ritorno furono arrestati. Anche in questo raduno furono fatte delle dichiarazioni messe per iscritto (un dattiloscritto di tre pagine e mezza) e mandate copie a Hitler e ai suoi uffici governativi nonché una copia al Vaticano.Alla fine di settembre 1939 145 detenuti col “Triangolo viola” arrivano a Dachau.Subito prima della II Guerra Mondiale il 5-10 per cento dei detenuti nei campi di concentramento erano testimoni di Geova. La percentuale si ridurrà rapidamente dopo l’inizio della guerra con le deportazioni in massa di ebrei, polacchi e altri che vengono internati nei campi. Che i Bibelforscher fossero stati i primi ad essere internati viene confermato da Elisabeth Will in Ravensbrück et ses Kommandos: «Le sole matricole inferiori a 1.000 che ho visto ancora in vita, erano dei triangoli viola; mi ricordo in particolare il vecchio, vecchio numero 66 che spazzava i rifiuti nel cortile dell’infermeria. Il suo sguardo era infinitamente luminoso e dolce».

Il numero delle vittime. Negli anni del Terzo Reich circa 10.000 Testimoni di Geova, per la maggior parte di nazionalità tedesca, vennero imprigionati nei campi di concentramento. Dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale un piccolo numero venne deportato da Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Olanda, Norvegia e Polonia (in alcuni casi si trattava di Testimoni fuggiti in precedenza dalla Germania). Si stima che un numero compreso tra 2.500 e 5.000 sia perito nei campi e nelle prigioni nazionalsocialiste. Oltre 200 Testimoni di Geova subirono il giudizio dei tribunali di guerra tedeschi e vennero giustiziati per aver rifiutato il servizio militare.

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