domenica 27 febbraio 2011

MEIN KAMPF

« E così io credo come sempre che il mio comportamento sia in accordo col volere dell’Onnipotente Creatore. Fin quando mi reggerò in piedi sarò contro il Judeo difendendo l’opera del Signore».

(Adolf Hitler nell'introduzione del Mein Kampf).

Mein Kampf (La mia battaglia) è un libro di Adolf Hitler in cui l'a...utore tratta il suo pensiero ed il programma politico del partito NSDAP, accompagnandolo ad un'autobiografia. Il Mein Kampf venne definito il catechismo della Gioventù hitleriana.Secondo più testimonianze,nella redazione del testo, ed in particolare nella correzione delle bozze, Hitler fu aiutato da un amico, il sacerdote cattolico Bernhard Stempfle, peraltro rimasto vittima della Notte dei lunghi coltelli.

PUBBLICAZIONE. Il programma politico di Hitler è stato composto da lui e Rudolf Hess nell'anno di reclusione (1924) a Landsberg am Lech dopo che lui aveva tentato un colpo di stato a Monaco, e successivamente - dopo esser stato liberato il dicembre dello stesso anno - sull'Obersalzberg.Il primo volume, intitolato Eine Abrechnung ("Una resa dei conti") è stato pubblicato il 18 luglio 1925; il secondo, Die nationalsozialistische Bewegung ("Il movimento nazional-socialista"), nel 1926. Il titolo originale scelto da Hitler era "Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia". Essendo complesso, l'editore Max Amann decise di sintetizzarlo a Mein Kampf ("La mia lotta" o "La mia battaglia").Nel 1930 il libro costava 12 Reichsmark e veniva stampato nel formato 12 x 18,9 centimetri - quello normalmente adoperato per la Bibbia.Con i diritti d'autore Hitler acquistò il Berghof nelle Alpi Salisburghesi nel 1933.

Riassunto del libro. Caratterizzazione del tipico antisemitismo nazista (la razza ariana pura è superiore agli ebrei);

esortazione alla sconfitta e repulsione del marxismo. A tal proposito esalta l'esempio di Benito Mussolini, prendendolo a modello:« ... concepii profonda ammirazione per il grand'uomo a sud delle Alpi che, pieno di fervido amore per il suo popolo, non venne a patti col nemico interno dell'Italia ma volle annientarlo con ogni mezzo. Ciò che farà annoverare Mussolini fra i grandi di questa Terra è la decisione di non spartirsi l'Italia col marxismo ma di salvare dal marxismo, distruggendolo, la sua patria. A petto di lui, quanto appaiono meschini i nostri statisti tedeschi! E da quale nausea si è colti al vedere queste nullità osar criticare chi è mille volte più grande di loro! »

(Adolf Hitler, Mein Kampf, cap.XV. trad.: Andrea Irace)la creazione di un socialismo nazionale (lotta di razza invece di lotta di classe);

la lotta contro il bolscevismo;

lo stabilimento di più territorio nell'Est per nuovi spazi vitali che avrebbero realizzato il "destino storico" dei tedeschi;

l'alleanza con il Regno Unito col fine di evitare una seconda guerra a due fronti;

l'ulteriore polemica al parlamentarismo con la proposta di trasformarlo in un Führerstaat ("Stato del Führer", uno Stato fortemente autoritario guidato da un'unica persona, al di sotto di cui si svilupperebbe una competente gerarchia amministrativa);

il riassunto di tutto quanto nel programma del partito nazional-socialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP).

Autobiografia e storia del partito fino al 1924.Adolf Hitler si rappresenta come "Übermensch", superuomo, riferendosi all'opera Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche, il quale aveva inteso con "superuomo" un uomo capace di essere superiore a sé stesso e ai propri impulsi. Tuttavia Nietzsche stesso era stato uno dei più grandi critici tedeschi contro l'antisemitismo che si sviluppava nel XIX secolo. Nel Mein Kampf è presente un diffusa enfasi sul Cristianesimo quale base ideologica della dottrina hitleriana; Hitler paragona l'ascesa del Nazismo a quella del Cristianesimo originale, e equipara sé stesso a Gesù nella sua opposizione alle istituzioni ebraiche.

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