Il 12 gennaio 2010 é morta Miep Gies. La donna che aiutò, ad Amsterdam, la famiglia di Anna Frank, la ragazzina ebrea diventata uno dei simboli della Shoah, a nascondersi e custodì il suo diario quando arrivò la Gestapo.
Miep Gies è sopravvissuta all’Olocausto, ha rischiato di essere deportata a causa della coraggiosa scelta di nascondere la famiglia Frank.
La donna e´ morta in una casa di riposo in Olanda alla splendida eta´ di 101 anni in seguito ad una caduta accidentale nel periodo natalizio. Miep Gies, era l´ultima superstite del gruppo che tra il luglio 1942 e l´agosto 1944, aiuto´ a nascondere Anna Frank, i genitori, la sorella e altre quattro persone nella celebre casa sul Prinsengracht, ad Amsterdam, poi diventata un museo.
Dalla deportazione, da quel viaggio lungo senza ritorno, sopravvisse solo il padre di Anna, a cui Miep Gies riconsegnò il diario che aveva custodito gelosamente. Il diario di Anna Frank divenne un best seller mondiale. Una testimonianza vivida e toccante degli orrori dell’Olocausto.
La Shoah, che rimane uno degli episodi storici più drammatici del secolo scorso, si può considerare uno dei più grandi orrori perpetrati all’umanità nel mondo.
Miep Gies era europea e cristiana e ha dedicato gran parte della sua vita a fronteggiare l’ Olocausto. Questo ci insegna ad amare il diverso svincolandoci dal razzismo e l’odio tra tutte le cofessioni religiose.
Per due anni, Miep Gies ha nascosto, sfamato, ha passato libri e tenuto compagnia alla famiglia Frank. Quando per una delazione, i Frank, vennero deportati, la donna ha conservato ogni segno di quel disperato tentativo di sfuggire alla persecuzione, affinché venisse tutto ricordato e documentato così com’era . Si adoperò molto anche contro i cosiddetti negazionisti e contro quanti sostenevano che quello scritto era un falso. Nell’Europa che dovrebbe essere democratica e aliena a ogni conflitto interreligioso, anche noi oggi dovremmo seguire l’esempio di Miep Gies.
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