Göring, Hermann Wilhelm (Rosenheim 1893 - Norimberga 1946), ufficiale dell'aviazione e uomo politico tedesco, fu uno dei principali esponenti del Partito nazista e maresciallo del Reich nel 1940. Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale nell'aeronautica tedesca; nel 1918, dopo la morte del comandante della sua squadriglia, Manfred von Richthofen, il celebre Barone Rosso, Göring fu chiamato a sostituirlo. Incontrò Adolf Hitler nel 1921; un anno dopo entrò a far parte della direzione del Partito nazista e curò l'organizzazione delle squadre d'assalto, le Sturmabteilungen o SA. Partecipò al fallito colpo di stato noto come putsch di Monaco (1923), durante il quale rimase ferito. Nel 1928 fu eletto membro del Reichstag, il parlamento tedesco, e nel 1932 ne divenne presidente. Con l'ascesa al potere del Partito nazista nel 1933, Göring fu nominato ministro dell'Aviazione assumendone il comando supremo.
Divenuto anche ministro degli Interni e capo della Gestapo, la polizia segreta tedesca, mise a punto (1936) un piano quadriennale economico e una strategia militare basata sull'efficace coordinamento fra le truppe di terra e la Luftwaffe; il piano permise le rapide azioni belliche che portarono alla conquista tra il 1939 e il 1940 di Polonia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio e Francia . Fu anche un deciso sostenitore della strategia del terrore, che si fondava sul massiccio bombardamento di obiettivi essenzialmente civili. Göring si arrese alle forze statunitensi nel 1945, dopo la caduta del Terzo Reich, e fu condannato a morte dal tribunale di Norimberga, durante i processi per crimini di guerra. Morì suicida poche ore prima dell'esecuzione.
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