Parigi, 17 febbraio 2007. - Il francese Maurice Papon (nella foto), condannato per crimini contro l'umanità per la sua responsabilità nella deportazione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, è morto oggi all'età di 96 anni. Lo ha annunciato il suo avvocato. Era stato ricoverato in ospedale per problemi cardiaci.
"Maurice Papon è morto sabato 17 febbraio 2007 alle 16", ha precisato il suo avvocato, sottolineando che "l'ex ministro non ha mai accettato la sua condanna emessa il 2 aprile del 1998 dalla Corte di assise di Bordeaux".
Papon è stato condannato nel 1998 a dieci anni di carcere per crimini contro l'umanità, per atti commessi in qualità di funzionario durante il regime di Vichy. Dopo una breve fuga in Svizzera, è stato arrestato nel 1999, e nel 2002 è stato rimesso in libertà per le sue precarie condizioni di salute. L'8 febbraio è stato ricoverato in ospedale per una insufficienza cardiaca, e lo scorso martedì è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Papon nel dopoguerra è stato prefetto della polizia di Parigi (1958-1966), deputato gollista (1968-1978), ministro del Budget (1978-1981), sotto la presidenza di Valery Giscard d'Estaing, e sindaco (1971-1983) di Saint-Amand-Montrond (Cher). Ha svolto anche un ruolo centrale nella repressione violenta della grande manifestazione di algerini, che si svolse a Parigi il 17 ottobre 1961.
Nessun commento:
Posta un commento