sabato 28 maggio 2011

I BAMBINI EBREI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO


Le atrocità messe in atto durante la Seconda Guerra Mondiale dai fascisti e dai nazisti verso il popolo ebraico non si sono limitate solo allo sfruttamento e all'annientamento degli adulti, ma anche all'uccisione di migliaia di bambini innocenti. Di questi piccoli, i pochissimi che sono sopravvissuti e non solo, sono giunte fino a noi poche testimonianze; tra queste vi sono delle bellissime poesie scritte di nascosto e anonime, che ci danno l'idea di come hanno vissuto all'interno dei campi in cui erano costretti, alle difficoltà, al dolore e all'incredulità. Vi proponiamo alcune di queste:


GIOCHI


Non giocavamo come gli altri bambini,
sempre più incerti i nostri destini.
Il nostro gioco, un mucchio di rifiuti,
e i tesori trovati,da noi benvenuti.
Così i desideri venivan placarti
trovando resti di sogni umiliati.
Mettevano alla prova l immaginazione:
chi fa d 'un gran pranzo migliore finzione?
"Non sprecare energia, non correre intorno,
salva le scarpe, usale poco nel giorno!"
Su una scacchiera da noi disegnata,
muovevano bottoni di giacca buttata.
"la caccia alle pulci ti ha sfinita?
Sulla cuccetta facciamo una partita."
passavano i carri dei corpi, tanti,
voltavamo la testa e intonavamo canti

PACE


Una piccola ghianda dà a molti alberi la vita,
piccole gocce fanno una distesa di mare infinita.
nulla è impossibile se noi ci proviamo,
il minimo albero tocca il cielo col ramo.
Possiamo non essere d 'accordo in pensiero,
tutte le madri piangono lungo il sentiero.
ma se fiori nascono da sabbia nel deserto,
l 'odio può trasformarsi in amore.
Facciamo cessare la guerra
Ci sarà pace su questa terra
cogli con le spine anche la rosa,
un mondo di pace sopra ogni cosa.
Il latte col miele lasciate mischiare,
dove c'è volontà, c'è una via da imboccare.
Respingete ogni manovra, rifiutate la spada,
dobbiam cercare il cuore, seguirne la strada.
Insieme possiamo sopravvivere e vincere,
il tempo è ora, un ' occasione da cogliere.
Facciamo cessare la guerra,
ci sarà pace su questa terra.

IO SONO UNA STELLA


Solo bimbi “speciali” han sul petto una stella,
sin da lontano io sono vista per quella.
Mi han messo un marchio proprio sul cuore,
lo porterò fiera in tutte le ore.
La stella, si dice, è un premio, ma strano,
un uso che giunge da un tempo lontano.
Io so tutto quanto la stella rivela
E cercherò che essa diventi una vela.

Io sono una stella!

Papà mi diceva di scansare i guai,
ritorna presto chè non si sa mai.
Per me il giallo stella è come oro,
non voglio offenderlo e farne il mio alloro.
Ora sto qui eretta e orgogliosa,
urla, mia voce, ma silenziosa:
“Sono ancora persona in realtà,
mio è lo spirito, la volontà”.

Io sono una stella!


UN ANGELO IN INFERNO


Tra i rifiuti, per bucce di patate,
senza alcuna colpa ai morti rubate.
Nulla cambiava:fermo era il tempo.
Qualcuno di buona volontà o solo l 'empio?
Su questo pianeta buio e disperato,
un angelo venne in aiuto, insperato.
il suo figlioletto la mano le teneva
e lei madre di tutti esser voleva.
Anche da noi qualche volta veniva
portando cibo e altre cose che offriva.
La straniera ci tendeva le mani e il cuore,
senza far domande, senza rancore.
La madre e il figlio, dall'abisso inghiottiti
mai più i baci vitali li hanno sentiti.
Chiedo la risposta al mio cuore, forte:
c' era giustizia nella sentenza di morte?

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