Parigi, 30 giu. – (Adnkronos) – Le autorità francesi hanno autorizzato la pubblicazione online dei nomi delle migliaia di cittadini francesi che durante la Seconda Guerra Mondiale collaborarono con le autorità naziste rendendosi corresponsabili dell’arresto e della deportazione di migliaia di ebrei. A riferirlo è il quotidiano britannico Daily Telegraph, spiegando che tutti i documenti contenenti informazioni sui collaboratori francesi del nazismo, fino ad oggi conservati negli archivi segreti del museo della polizia di Parigi, saranno scannerizzati e pubblicati sul web. La decisione, spiega il Telegraph, giunge a seguito di una sentenza emanata l’anno scorso dalla Corte suprema di Parigi, i cui giudici poterono stabilire come, durante l’occupazione tedesca, i francesi denunciassero i loro connazionali ebrei non perchè obbligati dai nazisti, ma di loro spontanea volontà. I documenti prossimi alla pubblicazione includono i registri di tutte le stazioni di polizia francesi relativi agli anni tra il 1940 e il 1944, periodo dell’occupazione nazista, insieme a dettagli di tutti gli arresti, le multe e gli interrogatori compiuti in quegli anni e alle informazioni rilasciate ai nazisti dai cittadini francesi. Secondo gli storici, tra il 1942 e la fine del 1944 circa 77mila ebrei furono mandati a morte dopo essere stati rinchiusi nei campi di transito francesi. Circa un terzo di loro erano cittadini francesi, e oltre 8.000 erano bambini al di sotto dei 13 anni. Nel 1995 il presidente francese Jacques Chirac parlò per la prima volta delle responsabilità del suo Paese nella deportazione degli ebrei, ammettendo come «la follia criminale degli occupanti fu assecondata dalla Francia, dallo stato francese». I documenti risalenti al 1940 cominceranno a essere pubblicati sul web nel 2015, alla scadenza dei 75 anni di segreto da cui sono coperti. Nei quattro anni successivi saranno pubblicati progressivamente tutti gli altri documenti.
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