sabato 21 luglio 2012

Scoop del tabloid britannico “The Sun”: scovato il criminale di guerra ungherese László Csizsik-Csatáry

Un autentico scoop è stato realizzato da due giornalisti del tabloid britannico “The Sun”, Brian Flynn e Ryan Parry, che – nell’edizione di ieri – hanno firmato un articolo esclusivo davvero molto interessante dal titolo estremamente eloquente: “The Sun finds Nazi who sent 15,700 to die”, pubblicando la foto di László Csizsik-Csatáry, un ex residente di Toronto, che all’inizio di quest’anno è stato inserito dal Centro Simon Wiesenthal nella lista dei dieci criminali di guerra nazisti più ricercati al mondo. I due reporter britannici si sono messi sulle tracce dell’ex comandante della Polizia ungherese e alla fine sono riusciti a scovarlo qualche giorno fa a Budapest, dove è ritornato dopo il provvedimento di espulsione comminato nei suoi confronti nel 1997 dal governo canadese.
Nel 1944 Csizsik-Csatáry era il comandante della Polizia Reale ungherese e responsabile di un ghetto ebraico nella città  di Kassa, dove in seguito fu accusato di aver esercitato la sua autorità con estrema crudeltà proprio nel campo di lavoro forzato, contribuendo ad organizzare – nella primavera di quello stesso anno – la deportazione di circa 15.700 ebrei di Kosice ad Auschwitz.

Fu condannato a morte in contumacia per crimini di guerra nel 1948, ma riuscì a far perdere rapidamente le sue tracce fuggendo in Canada l’anno successivo affermando di essere un cittadino jugoslavo. Giunto a Montreal Csizsik-Csatáry divenne poi un mercante d’arte stabilendo la sua residenza a Toronto dove nel 1955 riuscì perfino ad ottenere la cittadinanza canadese che, tuttavia, nel 1997 il governo federale gli ha revocato dopo aver rilevato che aveva mentito sulla sua domanda di cittadinanza, fornendo false generalità. L’ex gerarca, di conseguenza, fu costretto a lasciare il paese e far ritorno in Ungheria.
La sua vera identità era sconosciuta fino a qualche mese fa quando è stato scoperto nel quadro dell’operazione “Last Chance” (“ultima speranza”) coordinata dal Centro Simon Wiesenthal Israel (SWC) e dalla Fondazione Targum Shlishi di Miami (Florida) a partire dal 2002, per agevolare la cattura dei criminali di guerra nazisti, soprattutto nell’Europa post comunista. Il dott. Efraim Zuroff, storico della Shoah, nonché direttore del Centro Simon Wiesenthal in Israele (SWC), conosciuto come l’ultimo “cacciatore di nazisti”, ha dichiarato che:
L’operazione “Last Chance” si è trovata persino di fronte a una sfida in Ungheria, dove vi sono leggi che proteggono la pubblicazione all’estero di notizie concernenti cittadini ungheresi. E’ rimasta una minaccia che però non ha lasciato traccia nei processi. Di fatto, operazione “Last Chance” ha avuto più risultati in termini pratici in Ungheria, malgrado i dubbi iniziali sulle possibilità di successo, dovute alla natura dei crimini commessi dai criminali di guerra nazisti ungheresi e dai loro collaboratori. Riguardo a quelli commessi nei paesi baltici, per esempio, risulta che il numero di coloro che hanno partecipato agli stermini di massa era molto più alto”.

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Secondo The Sun, Csizsik-Csatáry avrebbe adesso la veneranda età di 97 anni e vive in un appartamento di due stanze sulla cui cassetta postale compare, inequivocabilmente, stampata l’etichetta a nome di “Smith L. Csatáry”. I reporter del tabloid britannico che hanno realizzato questo scoop, Brian Flynn e Ryan Parry, hanno riferito inoltre che il soggetto in questione parla con “un accento canadese”.
Alla domanda che gli hanno rivolto in merito alla vexata quaestio relativa alla deportazione degli ebrei ha risposto con un tono alquanto infastidito: “No, no non voglio discuterne”. Poi, di fronte all’insistenza dei giornalisti ha concluso negando recisamente ogni addebito rivolto nei suoi confronti, affermando: “Io non l’ho fatto. andatevene da qui”.  (15/07/2012)

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