domenica 8 luglio 2012

Petr Ginz


Petr Ginz era un ragazzino ebreo di Praga. Scriveva il suo diario nella città occupata dai nazisti e, a 14 anni, fu deportato nel campo di concentramento di Terezin, vicino a Praga. A 16 anni fu caricato su un carro bestiame e depotato ad Auschwitz dove morì. Il suo diario è stato ritrovato dalla sorella che lo ha trascritto e completato con poesie e racconti scritti dal ragazzo.

Dal diario di Petr

30 giugno 1942
Di pomeriggio a scuola. Nella pagella avrò tutti 'ottimo'. L'insegnante me l'ha detto perché faccia in tempo a dirlo alla nonna, prima che venga deportata. Sono stato buttato fuori dal tram da un tedesco in malo modo. Ha detto: Heraus! Fuori! E io sono dovuto scendere e correre verso casa sotto una pioggia terribile.

5 luglio 1942
Il mio compagno, Ehrlich, della classe accanto è stato deportato lunedì con un convoglio di cinquemila ebrei. Pare che partiranno per Terezín quelli il cui cognome inizia per Löv, Löw, Lev. Eravamo in pensiero per i Levitus...

9 luglio 1942
Di mattina, alle 5, la mamma è andata ad accompagnare la nonna che partiva con il treno. I deportati camminavano in gruppi di 50 persone, lungo il binario, accompagnati dai soldati. Ci hanno dato le pagelle.

10 luglio 1942
Ciò che adesso è normale in un'altra epoca farebbe scalpore: gli Ebrei non possono andare dal barbiere. In piazza Venceslao c'è un cartello su cui è scritto che non possono leggere il giornale». Su molti negozi è scritto 'Vietato l'accesso agli ebrei'. La mamma ha il viso gonfio a causa del cibo di pessima qualità che mangiamo.

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