sabato 21 luglio 2012

Incontro per non dimenticare lo sterminio ebraico



Al Circolo Pickwick il prof. Caola ha raccontato esperienze e storie di anni di terribili per l'umanità



Si è svolto al “Circolo Pickwick” di Messina, nel “Giorno della Memoria”, un’interessante incontro organizzato per ricordare e omaggiare la memoria delle milioni di vittime dei campi di concentramento nazifascisti. 
A condurre sapientemente l’incontro è stato il prof. Gianni Caola, esperto di ebraismo, che ha letto varie testimonianze provenienti dai superstiti dell’olocausto e anche da coloro i quali sono morti dentro i campi di sterminio. Prima di approfondire l’argomento olocausto, sono state spiegate le ragioni socio-politiche che hanno spinto affinché si realizzasse quanto riportato nel “Mein Kampf”, il libro contenente i precetti del nazismo e della società ariana, scritto da Hitler nel periodo di prigionia successivo al mancato “Putsch di Monaco”. 
 “Nell’arco di dodici anni, ovvero tra il 1933 e il 1945 – ha affermato Caola – il nazismo ed il fascismo sono riusciti a sterminare del tutto gli ebrei, riducendoli in ossa e polvere: questo è quanto veniva fuori dai forni di Auschwitz. Un percorso lungo e tortuoso fatto di violenze gratuite prima e di torture dopo: dall’espropriazione dei beni posseduti dagli ebrei all’atto finale dello sterminio. I campi di internamento e sterminio si concentrano principalmente in Polonia poiché proprio li vi era il maggior numero di ebrei”. 
Da Auschwitz-Birkenau a Dachau, da Mauthausen-Gunes all’italianissima Risiera di San Sabba (provincia di Trieste), fu qui che persero la vita più di 6 milioni di persone tra forni crematori e camere a gas. Dal diario di Anna Frank alle parole del premio Nobel per la pace nel 1986 Elie Wiesel: ricordi, paure, commenti a quanto stava accadendo in Europa tra il 1940 e il 1945. Fogli trovati tra le macerie, fogli che raccontano storie di vite spezzate, distrutte dalla cattiveria umana. Eppure, nel 2012, c’è ancora chi si ostina a dire che tutto ciò non è mai esistito: i negazionisti. Una teoria appartenente al mondo del negazionismo sostiene che tutto ciò è stato inventato dal momento che una cattiveria simile sarebbe inaudibile. E’ come se le 6 milioni di vittime - secondo i negazionisti - non fossero mai esistite. 
Oggi, il negazionismo ha stretto forti legami con le correnti, razziste, nazifasciste e antisemite. Incontri, come quello avvenuto questa sera al “Circolo Pickwick”, nel “Giorno della Memoria”, sono importantissimi per tenere viva nelle coscienze comuni l’immane strage che ha colpito la nostra umanità. 
Per non dimenticare! (27/01/2012)

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