domenica 4 dicembre 2011

Ereditate la verità - Memorie di una violoncellista ad Auschwitz di Anita Lasker-Wallfisch

La testimonianza di un'ebrea tedesca che da ragazza, insieme alla sorella, venne deportata prima ad Auschwitz e poi a Bergen-Belsen; riuscì a sopravvivere grazie al fatto che, sapendo suonare il violoncello, entrò a far parte dell'orchestra del Lager.



«Anche con la testa rasata e con un numero tatuato sul braccio, non avevo totalmente perso la mia identità. Pur non avendo più un nome, ero ancora identificabile. Ero "la violoncellista". Non mi ero dissolta in quella massa grigia di persone uniformi e senza nome».

La commovente storia di Anita e Renate, due sorelle ebree tedesche la cui famiglia viene smembrata a causa delle persecuzioni naziste tra il 1939 e il 1945. Dopo la deportazione e uccisione dei genitori rimangono, appena adolescenti, sole a Breslavia dove sono incarcerate come criminali per attività "sovversive". Subiscono la deportazione prima ad Auschwitz e poi, all''incalzare dell''Armata Rossa, a Belsen.



Sarà la musica a salvare loro la vita in quanto Anita entra come violoncellista a far parte dell''orchestra del Lager diretta da Alma Rosé, nipote di Gustav Mahler.

La testimonianza intensa di due sopravvissute che hanno dimostrato un coraggio e una determinazione eccezionali".

*** *** *** *** ***

L'autrice


Anita Lasker-Wallfisch è nata a Breslavia nel 1925. Di famiglia ebrea, è stata deportata dai nazisti. Violoncellista di fama internazionale nella English Chamber Orchestra, è sopravvissuta nei lager grazie al suo talento. Oggi vive a Londra.

Nessun commento:

Posta un commento