sabato 18 agosto 2012

VARIAN MACKEY FRY


Varian Fry nacque il 15 ottobre 1907 a New York, figlio di un agente di borsa e di una insegnante.

Dopo gli studi universitari ad Harvard si dedicò al giornalismo, specializzandosi negli affari esteri. Come giornalista per la "Foreign Policy Association" di New York fu mandato a Marsiglia nell'agosto 1940 dalla "Emergency Rescue Committee", un'organizzazione privata che aiutava i perseguitati nella Francia sotto occupazione nazista.

Lo scopo della missione, della durata prevista di tre settimane, era di aiutare duecento personalità del mondo culturale e scientifico, delle quali gli era stata fornita la lista, a fuggire dalla Francia occupata: per far ciò gli era stato assegnato un finanziamento di 3000 dollari.

La notizia si diffuse e Fry fu contattato da migliaia di perseguitati, gran parte dei quali ebrei, in cerca di una via di scampo.

Nel dicembre 1940 fu arrestato e detenuto per un certo periodo su una nave; rilasciato, riprese la sua attività malgrado l'ostilità della polizia francese e del consolato americano.

Per aiutare chi era in pericolo rimase a Marsiglia per oltre un anno. Agiva in piena illegalità, procurando tra l'altro documenti falsi per i perseguitati e organizzando il passaggio clandestino del confine.

Si stima che abbia assistito circa 4000 persone, tra le quali oltre 1000 lasciarono illegalmente il paese.

Tra i molti nomi illustri citiamo Hannah Arendt, Marc Chagall e Alma Mahler.

Un'attività di quelle dimensioni non poteva sfuggire all'attenzione della polizia di Vichy, né poteva contare sul sostegno delle autorità diplomatiche statunitensi, che rappresentavano un paese non ancora in guerra con la Germania.

Proseguì la sua azione come clandestino dopo che gli era scaduto il passaporto, finché nel settembre 1941 fu catturato ed espulso dalla Francia.

Dagli Stati Uniti continuò ad aiutare l'emigrazione clandestina dalla Francia occupata e si attivò per far conoscere quanto stava succedendo in Europa e per promuovere una partecipazione attiva delle democrazie, e degli Usa in particolare, alle operazioni di salvataggio.

Negli Stati Uniti, però, la sua attività era considerata sospetta; il "Federal Bureau of Investigation" lo tenne sotto sorveglianza, impedendogli l'accesso a qualsiasi impiego governativo.

Continuò con difficoltà la sua attività di pubblicista, e infine si dedicò all'insegnamento in scuole secondarie.

Morì all'età di 59 anni, nel Connecticut, dove insegnava a tempo parziale.

Nel 1967 fu insignito del titolo di Cavaliere della Legion d'onore, la massima onorificenza francese.

Nel 1994 è stato riconosciuto Giusto delle Nazioni da Yad Vashem.

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